Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Giochi, il sindaco dice no al referendum
Ghedina: «Non buttiamo via soldi e tempo». Malagò: «Candidatura forte»
CORTINA D’AMPEZZO La cavalcata del duo Milano-Cortina ormai nella short list per i Giochi Olimpici Invernali 2026 rallentata da un referendum nella cittadina ampezzana? Altamente improbabile. Non usa queste parole ma il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, lascia intendere che non c’è molto margine per un referendum sull’opportunità di tenere i Giochi in città. Non dopo il percorso a ostacoli della candidatura italiana, feuilleton con picchi al cardiopalma nell’ultimo anno. Non dopo le dichiarazioni di ieri di Giovanni Malagò, presidente del Coni e fresco membro del Cio.
A riaccendere i riflettori sul tema referendum era stato ieri l’altro sindaco, Giuseppe Sala, di Milano: «Penso che sarebbe meglio evitare un referendum a Cortina sulla candidatura olimpica ad ospitare i giochi invernali del 2026, perché credo siano in tanti a volersi aggiungere e non dobbiamo perdere tempo». De resto, nella ritrovata armonia fra primi cittadini, Sala aggiunge: «Il sindaco di Cortina è una persona saggia e gestirà le cose. Va bene tutto, ma non abbiamo più tempo: dobbiamo presentare un primo predossier a fine novembre e il dossier a gennaio».
E Ghedina, in effetti, dosa comprensione e senso pratico rispondendo ai trentadue cittadini ambientalisti che propongono il referendum dopo aver raccolto altrettante firme. «Questa richiesta - commenta il sindaco ampezzano -è arrivata fuori tempo massimo. Certo, da sindaco ho avuto e avrò sempre la massima attenzione verso chi sottopone un tema all’amministrazione. E quindi sentirò anche il capogruppo di maggioranza visto che siamo forti di un voto unanime in consiglio comunale e del sostegno altrettanto unanime delle categorie economiche di Cortina oltre che del 99,9% periodico della popolazione».
I toni sono cortesi, istituzionali se si vuole, ma fermi: «Convocherò Roberta De Zan, ambientalista e proponente il referendum per capire insieme quali sono i loro desiderata. Però siamo molto sereni, e prima di buttar via tempo e soldi pubblici per una consultazione referendaria, ci penseremo due volte. Hanno firmato 32 persone, parlerò con ciascuno di loro se necessario per spiegare che siamo molto determinati nel raggiungere gli obiettivi. E poi, - conclude Ghedina -, si tratta di preoccupazioni di tipo ambientale quando i lavori sono già tutti in itinere per i Mondiali di Sci Alpino del 2021, manca solo il rifacimento della pista da bob». Intanto la candidatura a due procede a gonfie vele secondo Malagò: «Abbiamo più chance con Cortina e Milano, perché oggettivamente siamo ben messi con la candidatura e quando abbiamo organizzato manifestazioni sportive abbiamo sempre fatto bella figura».
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