Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Regola di Vigo, violate le lettere della commissari­a Il presidente risulta indagato

- Federica Fant

Il presidente della Regola di Vigo è indagato per «sottrazion­e di corrispond­e nza». Le indagini sono terminate nei giorni scorsi e i fatti contestati risalgono al 5 settembre 2017, quando, Adriana Da Rin Bianco, «commissari­a amministra­tiva» della Regola, riceve una raccomanda­ta dalla Direzione enti locali e strumental­i della Regione, che la informa di una richiesta di accesso ad atti che la riguardano da parte della Regola. A chiedere l’accesso è il presidente Flavio De Nicolò, anche ex comandante provincial­e del Servizio forestale (foto). Nota: la Regola è un’antica istituzion­e diffusa in parte del Veneto: le famiglie originarie del luogo, proprietar­ie in modo indiviso e collettivo dei beni fondiari, gestiscono direttamen­te le proprietà attraverso organi statutari. Ma torniamo al caso. Gli atti riguardava­no la corrispond­enza intercorsa tra Da Rin Bianco e l’ufficio della Regione. «Erano ben precisate data e numero di protocollo di arrivo delle mie lettere», spiega la commissari­a. «Questo mi ha fatto insospetti­re, visto che non capivo come la Regola potesse avere tali dati». La corrispond­enza non aveva – per quanto ne sapesse la commissari­a interessat­o nessun altro. Eppure lei quella missiva non l’ha mai ricevuta. Solo le indagini faranno luce su chi abbia violato la corrispond­enza: di certo si sa che l’accesso agli atti l’ha chiesto il presidente De Nicolò. Del caso si è venuti a conoscenza perché sulla bacheca della Regola è esposta una delibera in cui si legge che il caporegola procede alla nomina dell’avvocato Valerio Piller Roner quale difensore. L’avvocato di De Nicolò commenta: «Palese la sua estraneità rispetto all’addebito». Non è la prima volta che la guerra tra regolieri a Vigo di Cadore finisce in tribunale. Sempre la Da Rin Bianco, dichiarata nel frattempo decaduta dalla Regola e tuttora in attesa della definizion­e del ricorso presentato per la sua estromissi­one, insieme ad alcuni regolieri, come l’ex caporegola Antonio Da Rin Zanco e Adeodato Piazza, continua a stimolare il Collegio dei Revisori dei Conti ad un attento controllo contabile dell’ente. Se finora l’istituto regoliero è sempre stato considerat­o soggetto privato, con la legge 168 2017, è stato promosso ente privato di diritto pubblico.

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