Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Licenziati, perdono il ricorso: lo Stato vuole 111 mila euro 28 anni dopo
VICENZA La fabbrica chiude nel gennaio 1990, i quasi novanta dipendenti licenziati sono ammessi come creditori alla procedura fallimentare, che finisce dodici anni dopo. Troppo lungo per gli ex operai, tanto da chiedere allo Stato di essere risarciti per la giustizia-lumaca. Di solito i ricorrenti ottengono un ristoro. Non gli ex lavoratori della Vagrant Italia. Ma non solo. Oggi, 28 anni dopo aver perso il posto nell’ex ditta di confezioni in pelle di Brogliano, sono loro a dover risarcire lo Stato. Le buste di Equitalia sono già arrivate. I 74 operai della Valle dell’Agno che non si sono accontentati del primo «no» del tribunale di Trento (fino a qualche anno fa deputato a seguire questo tipo di cause per il Veneto) lo sapevano che sarebbe finita così: con la condanna a pagare 111 mila euro di spese processuali.
Erano partiti in 86, ma dopo il processo a Trento (chiusosi con la compensazione delle spese) 12 hanno deciso di fermarsi. Gli altri 74 si sono rivolti alla Cassazione, che ha confermato la prima sentenza, aggiungendo però la «postilla» del pagamento. Gli ex operai, sostenuti a livello legale e sindacale, hanno tentato per anni di far capire di essere vittime del sistema-giustizia, fino a quando nel 2014 è arrivata l’iscrizione a ruolo. Qualcuno ha pagato il conto (1.500 euro a testa), la maggior parte ha resistito, sperando che qualcosa cambiasse. Invece niente. I bollettini Equitalia sono arrivati. E chi li ha già deve pagare entro 2 mesi, pena il pignoramento.
Con il caso Vagrant che assume toni paradossali. Secondo i giudici, gli ex operai non possono ottenere risarcimento perché le lungaggini non si sono verificate sul procedimento fallimentare (risolto, di fatto, in tre anni) ma per il processo civile aperto per definire le responsabilità dell’ex amministratore delegato, terminato nel 2002. «Per un errore giudiziale si è creata un’ingiustizia», commenta Fabio Dal Cortivo dell’ufficio legale della Cisl di Vicenza.