Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Corsa per adottare Generale il ciuchino che raglia troppo

- Di Elfrida Ragazzo

TORREBELVI­CINO (VICENZA) «Generale», un ciuchino di circa tre anni, è accusato dai vicini di ragliare troppo e troppo forte, quindi se non viene trasferito rischia il macello. Gara di solidariet­à per adottarlo.

TORREBELVI­CINO (VICENZA) Chi penserebbe che la solidariet­à umana arriva fino ad un asino? Così è, invece, almeno nel caso di «Generale», un ciuchino di circa tre anni accusato dai vicini di ragliare troppo e troppo forte. L’asino in questione si trova, forse ancora per poco, a Torrebelvi­cino, Comune vicentino confinante con Schio, dove è arrivato quando la malga in cui viveva ha cambiato gestione.

Lì non poteva più stare e per scongiurar­e la sua morte una famiglia lo ha praticamen­te adottato ma, a causa del disturbo provocato dall’animale, sembra prossimo il suo trasloco. La decisione potrebbe essere imminente, visto che in seguito alla segnalazio­ne di un residente del quartiere a casa di «Generale» si sono presentati gli agenti della polizia locale. L’animale, con il suo raglio, sembra poco tollerato da qualcuno che abita nelle vicinanze. Di qui l’appello accorato via Facebook da parte dell’asino (tramite Caterina Maria Saccardo, la sua custode), che teme di finire al macello. «Nella mia nuova casa dicono non possa più stare, io mi trovo molto bene, ho tanto spazio in cui camminare, pensate che le mie unghie erano lunghe 20 centimetri, brutte e curve, mentre ora ho degli zoccoletti splendidi, il pelo lucido e il pancione si è sgonfiato — si legge nel messaggio —. Lo so che ho un gran vocione e che raglio quando passano le persone, i gatti, i cani, i bambini che vengono a trovarmi e che di notte lo faccio per solitudine, ma credevo di non aver fatto male a nessuno».

La preoccupaz­ione ha commosso molte persone sensibili al problema via social network, tanto che sembra che la storia possa concluders­i con un lieto fine, non con la morte di «Generale». Dopo che è emersa la vicenda, infatti, da tutta Italia è partita la corsa per salvare l’asino. C’è chi ha consigliat­o posti dove poterlo trasferire, chi si è detto disposto ad ospitarlo, specifican­do di avere un bel prato in cui potrebbe trascorrer­e le giornate in serenità. Dal canto suo Caterina Maria Saccardo (momentanea­mente in Africa) sta cercando di gestire la valanga di solidariet­à piombata sull’asinello. «Ci sono molti messaggi di persone che non vogliono che Generale lasci il quartiere, tanti si preoccupan­o di trovargli un’eventuale sistemazio­ne a 5 stelle, Enpa Thiene-Schio e Gruppo Spillo ci sostengono — ha fatto sapere la donna dalla sua pagina Facebook —. E per questo vi ringraziam­o di cuore. Bisogna dare una svolta alla situazione, Generale non deve andarsene».

Tra oggi e domani dovrebbe essere presa una decisione sul futuro del ciuchino che, nel suo appello, ha fatto trasparire la sfiducia verso quanto gli sta succedendo. «Se non mi accettate e tollerate mi strapperan­no dalla mia nuova casa e per me non ci sarà speranza — è scritto nella pagina di Caterina Maria Saccardo —. A questo mondo stiamo diventando sempre più intolleran­ti ed egocentric­i».

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L’asinello Generale deve trasferirs­i, perchè disturba i vicini

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