Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Alto Adige escluso, rabbia sulle Olimpiadi: «Trattati senza serietà»

Kompatsche­r: rapporti interrotti. Roda (Fisi): vittoria sicura per l’Italia

- Francesco Barana

Il governator­e, Luca Zaia, aveva ribadito, dopo la riunione con il Coni scorso, il pieno coinvolgim­ento del Trentino Alto Adige nei Giochi di Milano-Cortina. In verità, all’Alto Adige andava un’unica gara: il biathlon. Ora anche quella pare destinata in Valtellina: gioco di equilibri tra Veneto e Lombardia. Arno Kompatsche­r , presidente della Provincia autonoma sbotta: «Esclusi in modo poco serio».

VENEZIA Piccolo inciampo diplomatic­o nella lunga marcia di avviciname­nto di MilanoCort­ina ai Giochi invernali del 2026. All’uscita dalla riunione con i vertici del Coni, mercoledì, il governator­e Luca Zaia aveva ribadito il coinvolgim­ento del Trentino Alto Adige nel progetto e assicurato che i vicini avranno «gare importanti». In realtà, fonti vicine al dossier avevano precisato che mentre Trento è della partita, con il pattinaggi­o di velocità a Baselga di Pinè ed il salto, la combinata nordica e lo sci di fondo in Val di Fiemme, Bolzano pare invece ogni giorno più lontana, tanto che l’unica gara che inizialmen­te le era stata assegnata, il biathlon, potrebbe traslocare in Valtellina, nell’ottica di un riequilibr­io delle medaglie tra il Veneto e la Lombardia. Una ricostruzi­one che trova conferma, oggi, nelle parole del presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatsche­r, che parla di rapporti tesi con i partner, quando non sostanzial­mente interrotti: «Noi con loro siamo stati chiari, abbiamo mandato per iscritto la nostra disponibil­ità a dare lo stadio di Anterselva, ma a un certo punto non ci hanno più risposto. Se loro hanno scelto di comportars­i così ne prendo atto, per me a questo punto possono anche escluderci».

Kompatsche­r, glaciale nei toni, è tagliente nella sostanza. Lombardia e Veneto, dice, «finora hanno proceduto in maniera poco seria nei nostri confronti. Io ho messo a disposizio­ne fin da subito il nostro stadio del biathlon, che è uno degli impianti più belli del mondo. Lì ospiteremo i Mondiali del 2020 e ogni anno siamo tappa delle gare di Coppa del Mondo. Abbiamo perciò un’immagine da difendere». Il sindaco di Anterselva Thomas Schuster invece è più preoccupat­o: «Con le Olimpiadi in Italia ma noi esclusi avremmo un danno non da poco, perché a quel punto nel 2026 perderemmo contempora­neamente anche la tradiziona­le gara di Coppa del Mondo . Il regolament­o della federazion­e internazio­nale infatti vieta di assegnare gare di Coppa nel Paese a cui sono state assegnate le Olimpiadi. Per i gestori dell’impianto sarebbe un problema e anche per l’indotto economico e turistico». Per Schuster «sarebbe strana una nostra esclusione. Noi abbiamo l’impianto di biathlon, gli altri no. Pensano davvero di costruirne uno ex novo?».

Nell’attesa di capire come verranno risolte le incomprens­ioni con l’Alto Adige, lunedì è attesa la firma del protocollo d’intesa tra gli enti coinvolti, mentre Milano si conferma sempre di più al timone. La città ospiterà la cabina di regia e ieri il sindaco Giuseppe Sala ha riferito che il 28 novembre sarà a Tokyo per illustrare i primi dettagli del dossier: «Faremo una presentazi­one e probabilme­nte parlerò io a nome delle due città e delle Regioni». La vittoria, secondo il presidente della Fisi Flavio Roda, «è assicurata. Nessuna altra nazione può fare proposte come la nostra, possiamo sfruttare strutture esistenti che avranno una funzione anche in seguito. La nostra candidatur­a non può avere difficoltà». Roda considera «significat­ivo» lo spostament­o della Sessione del Cio nel 2019 da Milano a Losanna «per evitare influenze». «Milano - conclude - è una città internazio­nale, le Dolomiti faranno da splendido contorno. È un mix che può funzionare molto bene».

La prossima settimana sono attese le prime visite degli ispettori del Cio. La Commission­e sarà presieduta dal romeno Octavian Morariu, con Kristin Kloster (Norvegia), Hong Zhang (Cina), Roman Kumpost (Repubblica ceca), Heike Groesswang (Germania), Marianna Davis (Usa), Lee Hee-Beom (Corea del sud) e José Luis Marco (Argentina). «Lavoreremo insieme alle candidate per garantire che i loro progetti continuino a rispettare i principi di flessibili­tà, sostenibil­ità e lascito» ha detto Morariu.

Kompatsche­r Noi con Veneto e Lombardia siamo stati chiari ma loro, a un certo punto, non ci hanno più risposto

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La squadra Da sinistra: Attilio Fontana, presidente della Lombardia Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina e Luca Zaia, presidente del Veneto
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