Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Carro non revisionato, alt dei vigili al funerale Dopo l’errore, le scuse
Ai familiari le scuse del sindaco
FELTRE Martedì scorso, dopo quelle a ridosso del «fattaccio» da parte dei vigili urbani, sono arrivate le scuse di Paolo Perenzin. Il sindaco di Feltre ha fatto ammenda con i familiari di un defunto del paese. Un mese fa, il corteo funebre era stato bloccato dai vigili armati di «scout speed». Il sistema aveva segnalato il carro funebre non revisionato: era un errore.
La scena sembra quasi FELTRE la trasposizione nella realtà di una barzelletta da «humor nero» dove paradosso, comicità e tragedia si mischiano e si confondono. Invece i protagonisti sono persone in carne ed ossa a cui è rimasta poca voglia di ridere e molto tempo per interrogarsi sulla morte di un loro familiare.
Siamo a Feltre, una piccola città nel Bellunese famosa per le mura e il Palio. Circa un mese e mezzo fa da una delle stradine che l’attraversano si forma una processione. In testa il carro funebre che trasporta la bara con il morto. Dietro i familiari, gli amici, i conoscenti. È un fiume di dolore che scorre adagio verso la chiesa dove si celebrerà il funerale.
All’improvviso lo «stop». Non si tratta di un incrocio pericoloso e nemmeno di una voragine che ha fatto cedere il terreno rendendo inagibile il percorso. A lato della strada due vigili urbani armati di «scout speed».
L’irregolarità viene segnalata dall’apparecchio subito. Il carro funebre ha la revisione scaduta e deve essere fermato nonostante la folla che lo segue in lacrime. Da una parte c’è il dolore della perdita, dall’altra la «Legge» da far rispettare e i vigili non possono far altro che alzare la paletta. L’operazione dura pochi secondi e non è difficile immaginare lo sconcerto di una famiglia che non solo viene congelata in mezzo alla strada per un controllo che forse poteva aspettare qualche minuto, se non altro l’arrivo in chiesa della processione, ma che si rivelerà fasullo. Lo «scout speed» infatti ha commesso un errore e fermato l’auto sbagliata.
La processione riprende, sorda alle scuse dei vigili urbani e con un briciolo di rabbia in più in una giornata che non ne aveva affatto bisogno. Martedì sono arrivate quelle dal sindaco, di scuse, alla famiglia del defunto e all’agenzia funebre.
Non è la prima volta che accade un fatto simile nel Bellunese. La scorsa settimana un corteo funebre entrato nel cimitero di Salce per seppellire il morto ha trovato il terreno ingombro da 15 quintali di ghiaia abbandonato ore prima da alcuni volontari che si occupano di manutenzione. Il genero ha strappato da solo il sacco contenente la ghiaia e cominciato a spostarla. La cooperativa ha pensato al resto.