Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Toscani invita Lucano? Chiami anche i profughi ma nella sua tenuta»
VENEZIA Marco Serena, sindaco di Villorba, pesa le parole ma non si nasconde, affatto: «Il sindaco di Riace è innocente, questo dice l’ordinamento. Le questioni giudiziarie che toccano Mimmo Lucano non sono definite, per cui ogni considerazione su quei fatti è complicata e rischia di essere spiacevole. Oliviero Toscani è libero di invitare a casa sua chi gli pare. Mi limito a far notare che si tratta di persona sottoposta a indagine». Toscani, due giorni fa, ha offerto l’asilo di Fabrica, centro comunicativo Benetton di cui è direttore creativo, al «sindaco dei profughi», finito ai domiciliari il 2 ottobre per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ora Lucano è libero, ma non può stare a Riace, dove potrebbe ripetere i reati che gli contestano, e potrebbe accettare l’invito a Villorba del creativo Oliviero. Contro l’ipotesi si è subito mosso il comitato «Prima i trevigiani», di cui fa parte Davide Visentin, consigliere comunale a Treviso, eletto nella lista del sindaco Mario Conte e vicino ad ambienti di estrema destra. Conte liquida rapido la questione: «Toscani deve invitare Lucano nella sua città, che è Ponzano. Lui non è di Treviso. Al di là della battuta, tendo a rispettare le diverse sensibilità dei consiglieri. Credo che Toscani, oggi, non sia la persona più simpatica ai veneti, cui più volte ha dato dei gretti e dei beoni. A me è totalmente indifferente. Ho così tanti progetti che l’ultima cosa cui voglio pensare è Toscani». Serena, dopo la premessa soft, punge. Se Toscani invitasse anche i profughi di Riace? «Se li ospita a casa sua non ho problemi, anzi lo invito a farlo. Mi risulta che Toscani sia proprietario di una tenuta in Toscana, dove produce anche un vino che, pure, non conosco. Li ospiti lì così ce ne stanno anche di più eli accoglierebbe nel suo, non in spazi che altri gli mettono a disposizione». (r.piv.)