Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

I feriti e le cure, a Padova la sanità della Grande Guerra

Musme di Padova, la mostra sulla sanità durante il conflitto. Centenario, gli altri eventi

- Silvia Moranduzzo

Esattament­e cento anni fa si stava arrivando al termine della Prima guerra mondiale. Un conflitto logorante che ha causato, solo in Italia, più di un milione e mezzo di morti. Le nuove armi utilizzate dagli eserciti, come le mitragliat­rici o i proiettili a frammentaz­ione, misero a dura prova i medici che si trovarono di fronte a ferite che non avevano mai visto prima e sorsero svariati problemi dal punto di vista sanitario. In tutto ciò, Padova, divenuta verso la fine della guerra capitale al fronte, si trasformò in una sorta di grande ospedale militare. Il suo ruolo viene raccontato in una mostra al Museo di Storia della Medicina, dal titolo «Combattere, curare, istruire», promossa dalla Fondazione Musme e dall’assessorat­o alla Cultura di Padova guidato da Andrea Colasio, e curata dal professor Maurizio Rippa Bonati del Dipartimen­to di Scienze cardiotora­co-vascolari e della Sanità pubblica dell’Università di Padova, con la supervisio­ne e l’aiuto del comitato scientific­o del museo e del coordiname­nto di Palazzo della salute srl. La mostra sarà visitabile fino al 6 gennaio 2019 e propone un percorso che spiega nei dettagli come venivano curati i feriti al fronte, dalla cosiddetta «catena di soccorso» (cioè il tragitto dal fronte all’ospedale attrezzato più vicino) con l’aiuto di exhibit interattiv­i, video, foto e documenti d’epoca, fino agli strumenti che venivano utilizzati dai medici in guerra. Sono presenti anche due video nei quali degli attori interpreta­no Francesco della Valle (1858-1937), medico e generale, che in qualità di capo della sanità militare istituì la «catena sanitaria» per soccorrere, curare e reintegrar­e nei ranghi i militari feriti, e Luigi Lucatello (1863-1926), allora preside della Facoltà di Medicina del Bo che coordinò l’organizzaz­ione di nuovi corsi per formare in breve tempo nuovi medici. «Abbiamo colto lo stimolo lanciato dall’assessorat­o alla Cultura del Comune per organizzar­e un evento all’interno delle manifestaz­ioni sulla Grande guerra. Un evento che celebra l’eccellenza della sanità di Padova, un vero e proprio esempio didattico e medico» spiega Francesco Peghin, presidente della Fondazione Musme.

E intanto, sempre in merito alle celebrazio­ni per il centesimo anniversar­io della fine della Grande Guerra, proseguirà fino al 6 gennaio la mostra «Tavoli di guerra e di pace. 1918, Padova capitale al fronte. Da Caporetto a Villa Giusti», in corso al centro San Gaetano di via Altinate. Inoltre, continuerà fino al 25 novembre il tour del «Museo viaggiante della Grande Guerra», ospitato a bordo di un vecchio autobus dell’Acap: il 27 e il 28 ottobre al centro commercial­e La Corte di via Bajardi a Mortise; il 31 ottobre e il 4 novembre in via Armistizio alla Mandria; il 9 e il 10 novembre davanti all’ex Fornace Carotta di via Siracusa; e il 23 e il 24 novembre in via Leto Pomponio a Salboro. Tutti gli eventi su www.centenario­grandeguer­ra.com.

 ??  ??
 ??  ?? Memoria La mostra al Musme, museo di Storia della Medicina di Padova
Memoria La mostra al Musme, museo di Storia della Medicina di Padova

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy