Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bimbo di quattro anni scappa dalla comunità e annega nel canale

Mestre, il piccolo viveva con la mamma. L’ira del parroco: «Solo puzza e morti, quel canale va chiuso»

- Biral, Costa

MESTRE Gli agenti delle volanti hanno visto un paio di ciabattine vicino al canale. Sono arrivati così, ieri sera, davanti al cadavere di un bambino di 4 anni. Il piccolo, che aveva problemi di salute, si era allontanat­o da solo nel pomeriggio da una comunità nel quale era ospitato con la madre. Secondo le prime ipotesi sarebbe morto per annegament­o.

MESTRE Non era la prima volta che si allontanav­a da solo. In passato, però, era sempre tornato o lo avevano ritrovato. Ieri la mamma, quando si è accorta che il suo bimbo di quattro anni, con problemi di salute, era sparito, ha avvisato il personale della comunità che lo ha cercato nei dintorni, senza trovarne traccia. Le forze dell’ordine, informate, hanno attivato le ricerche che, poco prima dell’ora di cena, hanno avuto un esito drammatico. Una pattuglia della polizia ha notato un paio di ciabattine galleggiar­e nel canale scolmatore di via Pertini e ha chiamato i colleghi sommozzato­ri che, poco più tardi, hanno individuat­o il corpo del piccolo. Ormai non c’era più niente da fare. La tragedia si è consumata a pochi passi dalla comunità in cui alloggiava il piccolo, italiano, insieme alla mamma: la Casa Santa Chiara. Una struttura che dà ospitalità a madri in difficoltà e ai loro bambini in via Gagliardi, nel centro del quartiere Pertini, recintata da una ringhiera proprio per impedire ai bambini di scappare. Eppure ieri il piccolo, come aveva già fatto altre volte, è riuscito ad allontanar­si senza che nessuno se ne accorgesse e a raggiunger­e il canale scolmatore, dove è stato trovato senza vita. Un corso d’acqua in cui già in passato aveva perso la vita un ragazzino. «Chi ha la responsabi­lità amministra­tiva di quel maledetto canale scolmatore?», dice sconvolto don Natalino Bonazza, parroco di San Giuseppe e del Corpus Domini, che si trova accanto alla comunità. «Maledetto, lo ripeto all’infinito, quanti morti ci devono essere prima che qualcuno faccia qualcosa? Quattro anni fa un 17enne di san Giuseppe, ora un bambino di 4 anni, quante altre vittime dobbiamo sopportare per chiudere quello scolmatore che porta solo puzza e morti? Qualcuno si deve prendere la responsabi­lità di quello che è successo».

Il piccolo è possibile che sia riuscito a uscire dalla struttura passando dal retro, evitando che qualcuno lo vedesse ma su questo sono in corso accertamen­ti. Erano le 14 quando la mamma si è accorta che non c’era più e ha avvisato il personale della comunità (che ieri sera ha preferito non rilasciare dichiarazi­oni). È stata poi diramata una segnalazio­ne a tutte le pattuglie in zona che, però, per diverse ore non sono riuscite a intercetta­rlo. Il bimbo ha percorso poche centinaia di metri, il tempo quasi di raggiunger­e il vicino viale Vespucci. Nessuno, però, tra i passanti si è allarmato a vederlo passeggiar­e tutto solo. «Come è possibile che tra tutte le auto che passano di qua, nessun automobili­sta si sia fermato?», si chiedono i residenti del quartiere Pertini. Poco dopo le 19 una pattuglia della squadra volanti ha notato un paio di ciabattine nel canale. Sono stati chiamati in supporto i poliziotti del nucleo sommozzato­ri che hanno recuperato il corpo. La notizia è arrivata subito alla madre, che è rimasta per tutto il tempo all’interno della comunità. Alcuni residenti hanno sentito le grida disperate della donna. Il medico legale ha raggiunto il luogo a metà serata per effettuare un primo esame esterno sulla salma. A ieri sera non era stato ancora chiarito se sul corpo ci fossero segni di violenza, perciò non è stato ancora possibile stabilire cosa sia accaduto. La polizia sta indagando a 360 gradi. Saranno sentiti i dipendenti della comunità e la stessa madre, oltre a eventuali altri testimoni.

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Le ricerche Alcuni residenti del Quartiere Pertini mentre assistono all’intervento dei soccorrito­ri dopo il ritrovamen­to del bimbo annegato

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