Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Boom di tesserati per la Cgil trevigiana
Vendrame resta segretario generale, il dubbio dei molti iscritti leghisti
TREVISO Come da attese Giacomo Vendrame, segretario generale della Cgil di Treviso dal 2012, è stato ieri confermato alla guida della Camera del Lavoro in un congresso che ha visto la partecipazione, fra gli altri, anche di Maurizio Landini, indicato come probabile successore di Susanna Camusso alla leadership nazionale del sindacato. Vendrame ha riscosso 68 voti favorevoli e quattro contrari, con una sola scheda nulla.
Fisco, contrattazione territoriale, welfare, lavoratori precari e nuovi lavori figurano nel menu del programma, in continuità con il percorso svolto fino ad oggi caratterizzato dalle difficoltà in cui anche l’economia trevigiana si è dibattuta alla ricerca di
un’uscita dalla crisi. Un periodo , ha rilevato il segretario, durante il quale «la Cgil di Treviso è diventata la prima territoriale nel Veneto con 77 mila iscritti». Il tutto in una sorta di ambiguità che, nelle ultime settimane, appare come un tema sul quale urge un chiarimento. Cioè l’appartenenza alla Cgil di molti elettori della Lega e del Movimento 5 Stelle, le cui posizioni ,ad esempio in materia di condoni fiscali o di insofferenza all’Unione Europea, paiono nella sostanza inconciliabili con la linea del sindacato rosso.
«Il nostro territorio - riconosce Vendrame - vive da tempo in questo strabismo che però riusciamo ancora a contenere dato che le persone all’interno della nostra organizzazione sono ancorate ai nostri valori. Il punto vero riguarda una evoluzione politica alla quale noi guardiamo con molta attenzione. Io penso che il sindacato sia riuscito in quest’area particolare del Paese ad essere autonomo e autorevole per riuscire a dialogare anche con quelle forze distanti dal ‘quadrato rosso’. Purtroppo – ha concluso – la sinistra non riesce a rappresentare bene il lavoro, ci sono fratture da rinsaldare sulle quali faremo la nostra parte».