Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La cultura che cambia
Da comunicazione a didattica: le nuove professioni De Biase, prof a Parigi, illustra l’atlante su Veronetta
Il mondo dei Beni culturali e dell’arte ha sempre più bisogno di figure professionali e preparate. Come dice Francesca Rossi, direttrice dei Musei Civici Veronesi, «Siamo davanti a una rivoluzione. Da un lato si trattava di mestieri di lunga tradizione, dall’altro sono proiettati verso un mercato del lavoro in profondo cambiamento. Innanzitutto c’è stata un’importante diversificazione dei ruoli, con creazione di nuove figure». Alle professioni dell’arte a Verona è dedicato un focus a Univerò, giovedì dalle 14 alle 16, dove interverranno anche Carla Avanzini (sempre dei Musei civici veronesi), Federica Pascotto (Art Stories) e Fabio Lotti (Cooperativa Yeah).
La verità è che città d’arte come Verona possono rappresentare una vera e propria miniera. «Beni culturali: chi scopre la città trova un tesoro» è, non a caso, il titolo di un altro incontro di Univerò, in programma martedì dalle 16 alle 18. Tra gli altri, ci sarà Alessia De Biase, professoressa di antropologia dell’Ensa Paris La Villette, che presenterà il suo «Atlas Veronetta», un atlante urbano realizzato con la collaborazione e le testimonianze degli abitanti del quartiere (dove tra l’altro ha sede l’Università), che hanno permesso di ricostruire con detta g l i o a r che o l o g i co l a successione di esercizi commerciali del quartiere fin dagli anni Trenta. Ma l’atlante urbano diventa anche uno strumento importante per il presente e il futuro, diventando ausilio qualificato per pianificare tutta una serie di politiche, dai servizi ai trasporti. De Biase, tra l’altro, sarà protagonista anche di un altro incontro, sempre martedì (dalle 14 alle 15) dal tema «Case Study: lavorare con per/in/con la città». È un settore, quello dei Beni culturali e dell’arte, che secondo Rossi ha un grande futuro dal punto di vista professionale, «anche fuori dalle mura degli ambienti istituzionali». Sempre più importante, da questo punto di vista, è curare il lato della comunicazione e quello delle nuove tecnologie.Tra le nuove figure, Rossi sottolinea quella del registrar, «che si occupa della movimentazione delle opere d’arte, incluso aspetti tecnici come la logistica e l’assicurazione». E non da sottovalutare, aggiunge, « il lavoro che richiede la parte didattica, dedicata alle scuole».