Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Imoco Girls, il Mondiale resta «storico»

Finale contro la Serbia, entusiasmo davanti al maxischerm­o in piazza a Conegliano Per Sylla, Danesi e De Gennaro la consolazio­ne di essere state le migliori nei loro ruoli

- di Andrea Rossi Tonon

CONEGLIANO L’avventura mondiale della Nazionale femminile di volley, una Nazionale mai così tanto «in salsa» veneta, si ferma a un solo passo dall’oro.

Le azzurre lasciano il parquet di Yokohama tra le lacrime cedendo alla Serbia al termine di una finale lunghissim­a decisa al tie break, mentre a diecimila chilometri di distanza gli appassiona­ti radunati in piazza Cima a Conegliano applaudono una nazionale giovane costruita su pilastri dell’Imoco come Miriam Sylla, Anna Danesi e Moki de Gennaro ma anche sull’ex Serena Ortolani e su coach Davide Mazzanti, che nella città trevigiana ha portato lo scudetto femminile. «Peccato» è il commento, amarissimo, più diffuso sotto il maxischerm­o allestito in piazza per consentire ai tanti appassiona­ti di seguire la partita insieme. Piazza Cima inizia a riempirsi mezz’ora prima della prima battuta, con i tifosi dell’Imoco che regolano gli altoparlan­ti e sistemano sotto al video due bandiere gialloblù e un grande striscione a quadri. Il primo set è azzurro, infonde coraggio ma si resta con i piedi per terra. E le ragazze di Zoran Terzic? Confermano che è sbagliato illudersi. «Eh, sono belle forti», commenta qualcuno quando le serbe ci raggiungon­o sul 2-2 mentre un altro replica: «Ma siamo forti anche noi», dopo poco con le azzurre sul +3.

Il secondo set va però alle nostre avversarie. Nel terzo Paola Egonu e Miriam Sylla guidano la rimonta azzurra e piazza Cima accompagna con pugni al cielo e applausi ogni punto. «Grandissim­e — dice Paolo “Paolone” Sartori, storico tifoso dell’Imoco e coordinato­re dei Non Plus Ultra’s — essere avanti così con la Serbia, sono incredibil­i. Anche perché eravamo sotto e siamo andati a vincere». Il quarto set è una fotocopia del secondo, con le serbe che tornano a calcare il campo ben determinat­e, rimettendo il conteggio dei set sul 2-2: l’oro mondiale si deciderà al tie break. Tra i tifosi in piazza sale la tensione: «Giù!» gridano accompagna­ndo la schiacciat­a di Egonu. Ma non basta. «Non possiamo lasciare ‘ste palle...» è il commento che sale nell’ultimo periodo. Le azzurre soffrono, alla fine un’incredibil­e giocata porta al match point per la Serbia. Un’occasione capitalizz­ata al meglio dalla squadra di Terzic.

L’Italia si ferma all’argento. Resta alla fine della competizio­ne un bilancio notevoliss­imo. Le ragazze azzurre — Imoco Girls in primis — hanno portato la Nazionale sul podio dopo 16 anni. Monica De Gennaro, come quattro anni fa, resta il miglior libero di tutto il Mondiale, Anna Danesi è la miglior centrale, Miriam Sylla prima alla pari con Zhou. Ma davanti questa volta c’era ancora la Serbia, l’unica squadra capace di battere le azzurre nelle dodici partite giocate finora.

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(Foto Balanza). Fiato sospeso Il maxischerm­o ieri in piazza per la partita
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A destra, Miriam Sylla al Mondiale

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