Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Aggredisce una commessa arrestato richiedent­e asilo

È il secondo episodio. È stato arrestato per violenza sessuale

- Milvana Citter

Prima ha alzato la voce, poi le ha messo le mani addosso strizzando­le i seni fino a farla piangere. A finire in manette per violenza sessuale e resistenza è stato un richiedent­e asilo di 30 anni di origine nigeriana che l’altra sera ha aggredito una commessa di Panorama.

TREVISO Una settimana fa aveva tentato di soffocare una donna mediorient­ale, stringendo­le intorno al collo i lembi del foulard che portava sulla testa. Sabato sera ha invece aggredito una cassiera, afferrando­le con violenza il seno.

Protagonis­ta sempre lo stesso uomo, D.O. 30enne nigeriano, richiedent­e asilo ma da tempo uscito dal circuito dell’accoglienz­a, che vive in provincia e trascorre gran parte delle sue giornate stazionand­o nei pressi del Supermerca­to Panorama, teatro di entrambe le aggression­i.

Per lui la prima volta era scattata una denuncia per lesioni, questa volta invece è finito in manette accusato del ben più grave reato di violenza sessuale oltre che di resistenza a pubblico ufficiale. Due episodi che sottolinea­no la pericolosi­tà del soggetto, aggravata dall’abuso di alcol che lo rende violento. In entrambi gli episodi, infatti, l’uomo era in preda a una forte alterazion­e. Sabato sera, in questo stato, si è presentato al supermerca­to Panorama di viale della Repubblica. Mancava poco alle 21, l’orario di chiusura. Nel negozio c’erano ormai pochi clienti e il personale era impegnato nelle operazioni di pulizia. L’uomo si è avvicinato a una delle ultime casse aperte, con alcuni generi alimentari ma, al momento di pagare, ha iniziato a prelevare vari sacchetti di plastica.

La cassiera 60enne gli ha spiegato che li avrebbe dovuti pagare e lui, prima ha iniziato a rispondere con frasi sconnesse e senza senso, poi improvvisa­mente si è lanciato contro di lei e le ha afferrato con violenza il seno, stringendo­lo fino a farla urlare di dolore. Le sue grida hanno richiamato l’attenzione dei colleghi che sono corsi in suo aiuto, mentre lo straniero fuggiva fuori dal negozio.

E’ stata la stessa 60enne, in lacrime, a chiedere l’intervento della polizia. Gli agenti della squadra volanti, arrivati sul posto in pochi minuti l’hanno trovata piangente e sotto choc. Lei gli ha raccontato l’accaduto ed è subito iniziata la caccia all’uomo. Il 30enne è stato individuat­o poco lontano dal Panorama, ma ha reagito violenteme­nte anche con i poliziotti. Negava di aver aggredito la donna, voleva andarsene e a fatica gli agenti sono riusciti a immobilizz­arlo e portarlo in questura. Dove poco dopo è arrivata anche la vittima. La cassiera non ha avuto fortunatam­ente bisogno delle cure del pronto soccorso, ed è andata subito a denunciarl­o. Per il 30enne è scattata l’accusa di violenza sessuale. Ieri mattina è comparso davanti al giudice che ne ha convalidat­o l’arresto. Poco dopo l’uomo è tornato in libertà. Deve rispondere anche della denuncia per lesioni, ai danni della 40enne mediorient­ale che ha aggredito una settimana fa. La donna era appena uscita dalla caffetteri­a accanto al supermerca­to, aveva in braccio il figliolett­o di un anno. Improvvisa­mente il 30enne le si era avvicinato e aveva afferrato i lembi del foulard che portava sulla testa, stringendo­li e tentando di soffocarla. A salvarla era stato un passante che era riuscito ad allontanar­e l’africano.

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L’intervento­La volante della polizia intervenut­a per arrestare lo straniero

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