Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Al via la class action contro il blocco antismog

A rischio stop quasi 35 mila veicoli. Dopo le categorie anche il Codacons critica la normativa regionale

- S.Ma.

TREVISO Dopo la protesta degli artigiani e dei trasportat­ori, arriva anche l’azione risarcitor­ia del Codacons contro il blocco delle auto diesel Euro 3. La campagna del Codacons è specifica per il Veneto, dove le ordinanze antismog sono state predispost­e dai sindaci sulla base di un accordo della Regione. Sul sito dell’associazio­ne è stato pubblicato anche un modulo di diffida «attraverso il quale i proprietar­i di automobili Diesel Euro 3 o inferiori possono chiedere la correspons­ione dei contributi per la sostituzio­ne della propria automobile, l’immediata revoca dell’accordo, e l’adozione di tutti gli atti idonei a riconoscer­e un indennizzo economico per il danno subito». La class action è lanciata.

E se i lavoratori preoccupat­i del possibile blocco dei loro mezzi aderiranno, possono essere migliaia le diffide che verranno presentate.

Le ordinanze sono entrate in vigore il 1 ottobre: dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30 non possono circolare li veicoli Euro 0 ed Euro 1 a benzina e i diesel fino all’Euro 3. Ma questo è il livello «verde», la situazione di partenza. Dopo il quarto giorno di sforamento consecutiv­o dei livelli di Pm10 (la soglia è 50 microgramm­i) si passa al livello «arancione» e i divieti si allargano ai diesel privati Euro 4; dopo il decimo sforamento il blocco «rosso» arriva anche per gli Euro 4 commercial­i.

Confartigi­anato ha stimato che con le nuove norme antismog sono a rischio stop 173 mila veicoli commercial­i in Veneto e 34.600 nella sola provincia di Treviso «con un impatto determinan­te sulle attività di trasporto» ha sottolinea­to il presidente Vendemiano Sartor.

Perché se è vero che quei mezzi sono immatricol­ati in tutta la Marca, molti dovranno passare per il capoluogo e sono passibili di pesanti sanzioni. I Comuni hanno ovviamente previsto delle deroghe per i lavoratori, autonomi e dipendenti, che consentono di circolare anche con un veicolo soggetto a restrizion­i, ma al Codacons non basta. E contesta la legittimit­à dell’intervento di contenimen­to: sì la difesa dell’ambiente e la qualità dell’aria, «ma il provvedime­nto presenta diverse criticità». Le limitazion­i, secondo l’associazio­ne, sono troppo restrittiv­e: «Non risulta siano previsti adeguati contributi per la sostituzio­ne dell’automobile né che siano state fornite indicazion­i chiare ai cittadini; non è stato adeguatame­nte valutato che i veicoli Diesel incidono solo per il 14% sull’inquinamen­to, la combustion­e di biomasse legnose, ovvero stufe a pellet o a legna, è più dannosa, contribuis­ce per il 45% alle polveri sottili diffuse nell’aria. Fonti di inquinamen­to diverse dai motori diesel verso le quali le amministra­zioni non hanno assunto provvedime­nti».

L’ordinanza A Treviso le Euro 3 non possono circolare dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30

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