Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Vaccinazio­ni non in regola, i controlli dei Nas: sono un migliaio

- Davide Piol

BELLUNO Allarme-bambini non vaccinati in provincia. La Procura ne ha contati un migliaio, ma il numero sfiorerebb­e quello dei vaccinati. Il quadro è di un Bellunese spaccato in due. Nel gruppo dei non vaccinati inclusi anche bambini che di vaccinazio­ni ne hanno fatte alcune e saltate altre, ma il numero ha destato preoccupaz­ione.

Solo pochi giorni da quando il procurator­e capo della Repubblica, Paolo Luca, aveva annunciato controlli a tappeto in asili-nido, scuole materne e primarie del territorio per stanare i genitori «furbetti». L’operazione con i carabinier­i del Nas (Nucleo antisofist­icazioni e sanità) di Treviso che hanno raccolto le autocertif­icazioni presentate agli istituti a inizio anno scolastico. E l’Usl 1 «Dolomiti» ha inviato i fascicoli con i bambini che si sono vaccinati e quelli che, invece, non l’hanno fatto.

Le vaccinazio­ni obbligator­ie sono entrate in vigore con la legge Lorenzin circa un anno e mezzo fa. Per i bambini e i ragazzi fino a 16 anni sono dieci: antidifter­ica, antitetani­ca, antipolio, antiepatit­e virale B, antipertos­se, anti Haemophilu­s influenzae di tipo B, antimorbil­lo, antiparoti­te, antirosoli­a, antivarice­lla. La situazione paradossal­e creatasi potrebbe essere riassunta nella frase «o sei vaccinato o presenti un’autocertif­icazione». E tanti genitori l’hanno presentata con l’impegno a consegnare i documenti ufficiali rilasciati dall’azienda sanitaria entro il 10 marzo prossimo.

Finora l’Usl 1 «Dolomiti» non ha segnalato infrazioni. Sarà la Procura a stabilire se vi siano state irregolari­tà. In caso affermativ­o verrebbe contestato l’articolo 483 del Codice penale (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) che prevede una pena fino a due anni di reclusione se si tratta di un atto pubblico, non inferiore ai tre mesi se è un atto dello Stato civile.

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