Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Svolta del Parco nazionale sul canyoning «Sì all’accesso, limitato e a pagamento»
BELLUNO Il Parco nazionale Dolomiti bellunesi aprirà alcune gole agli appassionati di «torrentismo», ma l’accesso sarà limitato e a pagamento. È la promessa che il «comitato canyoning» ha strappato all’ente ieri dopo essersi opposto, per diversi anni, a una chiusura totale delle forre chiedendo invece una frequentazione regolamentata. Il divieto di accesso era stato decretato dal Parco nel 2009. Ora la svolta. Il «canyoning» non sarà possibile ovunque, escluse le zone di riserva integrale del Parco. Proposto l’accesso limitato ad alcuni canyon, con prenotazione all’ente e pagamento di una «tassa di presenza» che servirà alla messa in sicurezza dei percorsi e alla loro pulizia. La paura del comitato è che passi troppo tempo per la regolamentazione dell’attività che attrae molti turisti.
Intanto procede, a singhiozzo, l’apertura dei cantieri Anas sull’Alemagna in vista dei Mondiali di sci alpino del 2021 a Cortina. Da oggi e fino al 23 novembre senso unico alternato, regolato da semaforo, in alcuni tratti della frazione di Fiames a Cortina per la realizzazione di un canale per il deflusso delle colate detritiche. Sempre oggi, alle 20 nella scuola media di Castion, il quinto incontro organizzato dal Comune sull’ordinanza anti-smog 2018-2019. L’ultimo appuntamento domani nella sala parrocchiale di Tisoi. Infine la Regione riserverà 100.000 euro per il monitoraggio della frana di Perarolo. «Serviranno per interventi di manutenzione, per l’attivazione di una consulenza universitaria e per la realizzazione di un modello geologico di comportamento della frana» spiega l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Giampaolo Bottacin. (D.P.)
«Alemagna», lavori Cantieri per i Mondiali di sci, fino al 23 novembre circolazione a singhiozzo a Fiames