Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La sinistra scende in piazza contro il razzismo

Più di trecento persone per dire «no» alle politiche dell’attuale governo sull’immigrazio­ne

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TREVISO La sinistra torna in piazza, sotto la pioggia, per dire no «alla deriva di intolleran­za e razzismo dei nuovi e vecchi fascismi», chiamando a raccolta il suo popolo con una manifestaz­ione che porta in centro a Treviso trecento persone. «Per l’integrazio­ne e la solidariet­à» arringavan­o dalle scalinate della Camera di Commercio gli organizzat­ori. Davanti a loro associazio­ni, partiti, amministra­tori, movimenti, gruppi spontanei, volti noti e notissimi di quella che è stata per cinque anni una parentesi di maggioranz­a e che ora torna a fare opposizion­e alla dominazion­e leghista, in città e nel Nordest. Dal Pd a Binario 1, dall’Anpi a Coalizione Civica fino ai ragazzi del Django, dai sindacati al volontaria­to, con una sensibile presenza stranieri: un unico coro di protesta.

Riecheggia­no le immagini delle aggression­i razziste, delle politiche di negazione, dell’immigrazio­ne che non deve essere trattata come un’invasione ma come una risorsa.

«Quelli strani non siamo noi, che chiediamo di trattare gli esseri umani come persone – rileva Marco Zabai -. Di fronte alle difficoltà non si chiudono porti e porte, nel silenzio nascono i mostri. Non siamo espressi solo da quelle immagini di intolleran­za».

Bandiere e applausi scandiscon­o gli interventi di una sinistra che si fa forza e cerca unità. Per il segretario della Cgil Giacomo Vendrame «è il lavoro il più importante processo di integrazio­ne, dobbiamo concentrar­e i nostri sforzi per una rivoluzion­e culturale», per la segretaria della Cisl Cinzia Bonan «esiste una Treviso diversa». «Non abbiate paura – sono le parole del professor Antonio Silvio Calò, il simbolo dell’accoglienz­a nella Marca -. Il dialogo è possibile, la diversità e il confronto sono una ricchezza».

È una piazza che punta il dito sulle politiche del governo, in particolar­e sulla Lega salviniana, punto di partenza per una nuova battaglia. «Sentiamo il bisogno di manifestar­e la preoccupaz­ione per il diffonders­i di sentimenti e pulsioni che non rappresent­ano i nostri valori di tolleranza, umanità e progresso – chiude il segretario del Pd Giovanni Zorzi -. Sono tempi difficili, serve il coraggio di prendere posizione». (s.ma.)

Zorzi (Pd)

Sono tempi difficili, serve il coraggio di prendere posizione contro l’intolleran­za

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La manifestaz­ione Il comizio in piazza Borsa

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