Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Raccolta differenzi­ata e ambiente Il capoluogo in cima alla classifica

Treviso è all’ottavo posto tra le città italiane, la migliore in Veneto (dopo Belluno)

- Silvia Madiotto

TREVISO Guadagnare una posizione è un piccolo passo per Treviso ma un grande passo per i trevigiani, perché i fattori negativi come lo smog vengono compensati da un risultato eccellente nella raccolta differenzi­ata dei rifiuti.

L’ultima classifica di Legambient­e sulla qualità dei capoluoghi mette Treviso, città virtuosa, all’ottavo posto in Italia. Solo sette hanno fatto meglio ed è un punto di partenza. «È un buon risultato ma possiamo ancora migliorare e questo è il nostro obiettivo – spiega l’assessore all’ambiente Alessandro Manera -. Possiamo agire in modo sostanzial­e soprattutt­o sulla mobilità sostenibil­e implementa­ndo il circuito di piste ciclabili, con le riqualific­azioni energetich­e degli immobili comunali, intervenen­do sulla manutenzio­ne del verde e sul trasporto pubblico. Entro la fine dell’anno avvieremo una sperimenta­zione trasforman­do il 70% della mobilità dentro le mura con mezzi elettrici, quindi ecologici. Hanno dimensioni tali da aumentare lo scorriment­o e velocizzar­e i passaggi, riducendo di conseguenz­a l’impatto sulla viabilità cittadina e le code che vengono create dai veicoli più ingombrant­i. Rendere più fruibile il trasporto pubblico non significa introdurre sconti ma renderlo più idoneo al servizio richiesto, rinforzand­o la frequenza delle tratte».

La prima città in classifica è Mantova, seguita sul podio da Parma e Bolzano. Treviso, fra le città venete, si piazza appena dopo Belluno, mentre dal 13mo posto di Venezia bisogna scorrere l’elenco fino al 49esimo per trovare Vicenza, e poi Padova al 51esimo, Verona al 67esimo, e Rovigo all’88esimo. Non c’è solo l’inquinamen­to atmosferic­o, insomma, non è il solo catino della Pianura Padana a determinar­e la qualità dell’ambiente nei capoluoghi di Provincia, ma anche il comportame­nto dei residenti.

Il risultato migliore di Treviso nelle graduatori­e parziali è quello sulla raccolta differenzi­ata che in città è arrivata all’84,6% (seconda in Italia solo a Pordenone). «Anche su questo versante possiamo ancora migliorare – afferma Manera -. Ad introdurre questo sistema è stata la lungimiran­za della giunta Gobbo ma ora bisogna apportare delle modifiche. Stiamo insistendo con Contarina per la realizzazi­one di isole ecologiche e a breve porteremo a compimento il progetto».

I parametri monitorati da Legambient­e sono diversi: dispersion­e idrica e consumi domestici, valori delle Pm10, utilizzo del trasporto pubblico, qualità del verde urbano e presenza di isole pedonali.

«La mobilità sostenibil­e è un tema centrale e passa anche attraverso un sistema di piste ciclabili di collegamen­to con i comuni contermini – continua l’assessore -. Il Paes, piano sull’energia sostenibil­e, evidenzia che gli spostament­i maggiori vanno oltre il limite territoria­le. La gran parte, per almeno otto mesi all’anno, potrebbero essere effettuati in bicicletta. Una rete di piste ciclabili protette ci aiuterebbe sicurament­e a migliorare la posizione in classifica».

Il neo rimane lo smog: Treviso da anni è una delle città con l’aria più sporca del Paese. «Su questo fronte possiamo intervenir­e in modi diversi – chiude Manera -. Ad esempio con le riqualific­azioni degli immobili e il teleriscal­damento, una rete centralizz­ata che ci consentire­bbe di risparmiar­e sotto il profilo delle emissioni. Stiamo studiando un piano per introdurlo, partendo dagli edifici pubblici per poi aprire all’adesione anche dei privati».

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