Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Un’esplosione alla «Metalba» Metallo fuso travolge un operaio
Longarone, grave l’infortunio sul lavoro al 41enne Ermes De Cesero
LONGARONE Viene travolto dal metallo fuso e rimane ustionato sul 50% del corpo. Le condizioni di Ermes De Cesero, operaio 41enne residente a Longarone, sono gravi. L’uomo è stato portato con urgenza all’ospedale «San Martino» di Belluno e poi trasferito al Centro grandi ustionati di Padova.
L’incidente ieri pomeriggio verso le 16.30 a Fortogna di Longarone nell’azienda «Metalba Aluminium Spa» specializzata nella lavorazione dei metalli. Sembra che De Cesero stesse riempiendo un forno con del metallo da fondere. Per cause in corso di accertamento si è sviluppata un’esplosione improvvisa che ha investito l’uomo ustionandolo in varie parti del corpo. La prognosi è riservata. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri e lo Spisal dell’Usl «Dolomiti».
In poco più di un mese la provincia di Belluno ha registrato cinque ustionati. Dieci giorni fa un 82enne di Alano di Piave è rimasto gravemente ferito nella sua abitazione mentre cercava di accendere la stufa a cherosene con dell’alcol. Il fumo che usciva dall’abitazione aveva allarmato il vicino che era accorso prestandogli le prime cure. L’anziano
era stato portato all’ospedale di Belluno con ustioni di terzo grado.
Un mese fa, invece, l’esplosione nella stazione ferroviaria del capoluogo in cui erano rimasti ustionati gli operai Valentino Martina di Tarvisio (Udine), Natalino Paschetto di Latisana (Udine) e il trevigano Bruno Da Silva Bueno. La Procura aveva aperto un fascicolo, che rimane ancora contro ignoti, per lesioni gravi dovute a infortunio sul lavoro creando un «pool» di lavoro per procedere nelle indagini in modo coordinato con tutte le forze di polizia intervenute.
Quel giorno la squadra che si trovava vicino ai binari era formata da otto operai impegnati in lavori connessi all’adeguamento infrastrutturale per l’elettrificazione della linea ferroviaria. Tre di loro erano rimasti coinvolti in una detonazione che aveva provocato ustioni gravi su quasi tutto
il corpo. Il Suem 118 li aveva smistati nei tre grandi Centri ustionati di Milano, Padova e Verona. Le loro condizioni sono migliorate e uno di loro potrebbe già parlare e spiegare cosa sia accaduto.
I tre operai stavano lavorando con un «caricatore», un macchinario dotato di un braccio meccanico in grado di sollevare i binari e spostarli. Sembra che il mezzo fosse vecchio e che uno di loro abbia usato dell’ossigeno, forse per una saldatura, che avrebbe poi innescato l’esplosione.
Ferite estese
Il dipendente ha ustioni sulla metà del corpo Ricoverato al Centro specializzato a Padova
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Un mese fa il botto in stazione dei treni nel capoluogo con altri tre bruciati