Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Gracis: «Sconfitta che fa male Questo è un passo indietro»

Tvb ko a Cento, il ds biancoblù analizza i motivi dell’inatteso scivolone

- Matteo Valente

TREVISO È un clamoroso passo indietro. Dopo la sconfitta con la Fortitudo si inceppa anche a Cento il motore della nuova De’Longhi, fermata a sorpresa dalla matricola terribile emiliana. Un ko che ferma la rincorsa dei trevigiani alla Effe, sempre più leader assieme a Montegrana­ro di un girone Est che sta continuand­o a regalare sorprese, ma al tempo stesso ha confermato che non esistono campi facili. L’ha capito bene anche la banda di Massimilia­no Menetti, che ora all’orizzonte ha il derby contro Verona in cui sarà vietato sbagliare. È il ds Andrea Gracis ad analizzare la sconfitta di Cento.

Andrea Gracis, quanto male fa questa sconfitta?

«È una sconfitta che conferma quello che dicevamo fin dall’estate, e cioè che il livello si è alzato e se non giochi al meglio, puoi perdere su qualsiasi campo, anche contro una neopromoss­a come Cento che ha un quintetto di qualità. Non suoni questo come una giustifica­zione, ma è giusto contestual­izzare questa sconfitta».

Cosa non è andato bene a Cento?

«Abbiamo fatto un passo indietro, anziché proseguire nel nostro cammino che nelle prime giornate aveva fatto registrare sempre dei progressi. Invece domenica ci è mancata la continuità necessaria per vincere».

C’è da fare dunque un bel «mea culpa»?

«Siamo una squadra nuova che sta cercando di crescere, di conoscersi e di sistemare le cose che non vanno. A Cento non abbiamo giocato al nostro livello, quindi non posso che essere d’accordo con il nostro allenatore quando dice che questa sconfitta è un evidente passo indietro».

Quali sono i motivi?

«Penso siano quasi tutti motivi tecnici, non certo mentali. La squadra non ha sottovalut­ato l’impegno con Cento, si era preparata nel migliore dei modi, conscia della qualità dell’avversario che andavamo ad affrontare. Però quando si concedono così tanti rimbalzi offensivi o altre situazioni di distrazion­e, è evidente che diventa difficile poi vincere. Coach Menetti però saprà come lavorare su questa situazione».

Si può definire il primo passo falso di Treviso?

«Io invece giro questa domanda. Quali sono le partite che Treviso può perdere? Forse fuori casa con la Fortitudo, perché si pensa che si debba vincere ovunque. E per le nostre ambizioni anche noi ci poniamo questo obiettivo, consapevol­i però che non possiamo vincere sempre. Quindi penso che ogni nostra sconfitta farà scalpore, anche se magari ci capiterà di perdere a Forlì».

Come si riparte dopo questa sconfitta?

«Si riparte con la consapevol­ezza che siamo una squadra con grandissim­i margini di migliorame­nto e sono certo che con il tempo riusciremo a crescere e a mostrare la forza di questo gruppo che sicurament­e ha grandi ambizioni e grandi aspettativ­e. È chiaro che ci manca ancora qualcosa e che dobbiamo lavorare al meglio per continuare a crescere».

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