Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ghali, il re della trap sul palco di Padova Successi e ironia

La nipponica dell’Imoco ha attirato l’attenzione di molti connaziona­li

- Verni

CONEGLIANO È arrivata a Conegliano soltanto da una settimana, ma in pochi giorni è già diventata un fenomeno. Social e non solo. L’arrivo di Myiu Nagaoka ha infatti attirato sul mondo Imoco l’attenzione dei tanti appassiona­ti di pallavolo giapponesi, che stanno seguendo con attenzione i primi passi dell’avventura gialloblù della capitana della Nazionale nipponica. Ieri l’atleta ha persino ritirato una fiammante Subaru Impreza dal presidente di Subaru Italia, Takeshi Yamada, arrivato a Treviso per consegnare di persona all’atleta giapponese l’auto di cortesia che utilizzerà nel corso della stagione. Uno dei tanti eventi di questo avvio di stagione che ha richiamato l’attenzione dei tanti fans giapponesi della capitana della Nazionale del Giappone: per l’occasione addirittur­a è stata fatta addirittur­a un «live» esclusivo in giapponese, con saluti in lingua madre da parte della giocatrice e del presidente di Subaru Italia. E sui social, ad ogni diretta o video, sono davvero tanti i commenti in lingua giapponese delle amiche e dei fan che seguono la nuova opposta giapponese: «In Giappone c’è grande curiosità per questa mia esperienza in Italia — ha detto Nagaoka — e non posso che ringraziar­e i tanti fans che mi stanno seguendo e quelli che mi seguiranno nelle partite che ci attendono». Nagaoka è la prima giapponese della storia dell’Imoco, e c’è da credere che la sua presenza, oltre che fondamenta­le per il gioco, sarà un ulteriore trampolino per la società trevigiana: soltanto il suo profilo facebook è seguito da 10mila persone, e sono davvero tanti i contatti giapponesi che nelle ultime ore hanno messo un «like» alla pagina dell’Imoco: «Quando quest’estate si è concretizz­ata la possibilit­à di venire a giocare in Italia, non ci ho pensato troppo, perché per me era un’occasione troppo importante per me. Mi hanno sempre parlato molto bene dell’Italia, del campionato e quindi avevo capito che era importante per me poter sfruttare questa occasione per crescere». In questi primi giorni Miyu sta cercando ovviamente di ambientars­i, provando anche a risolvere il problema principale, quello della lingua: «Al momento so soltanto poche parole di italiano, come «ciao» e «ci vediamo», ma penso che entro poco tempo riuscirò ad adattarmi anche a questa nuova situazione». Dopo l’esordio di sabato contro la Pomì, c’è da credere che Nagaoka potrà essere un valore aggiunto per questa Imoco, non solo a livello mediatico, ma anche a livello sportivo: «Ho guardato parecchie partite della squadra dell’anno scorso per capire lo stile di gioco e penso davvero che mi troverò a mio agio in questo gruppo — continua l’opposto nipponico — mi piace il gioco veloce che adotta coach Santarelli e mi sento pronta per questa nuova avventura in una squadra che giocherà tante partite e vuole provare a vincere tanti trofei». Intanto però Miyu si gusta le bollicine del prosecco trevigiano e soprattutt­o quella cucina «made in Italy» che tanto è apprezzata anche fuori dal nostro Paese: «Il prosecco non l’avevo mai assaggiato, ma ora che l’ho bevuto ho capito perché piace così tanto. E poi la cucina italiana è qualcosa di davvero unico. Diciamo che fin qui a Conegliano è davvero tutto bello: accoglienz­a stupenda, calore dei tifosi eccezional­e. Non vedo l’ora di vivere questa avventura».

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(Michele Gregolin) Occhi a mandorla Nella foto Myiu Nagaoka

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