Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dove nasce il gusto

Fino a domenica visite e percorsi guidati in 20 aziende per conoscere i segreti dei luoghi dove si producono le eccellenze che finiscono a tavola

- di Antonino Padovese

Entrare nel cuore della produzione del gusto, scoprire quali passaggi sono necessari per lavorare i prodotti che finiscono sulle nostre tavole, dal cioccolato al panettone, dal Prosecco all’olio, senza dimenticar­e il mondo delle cucine profession­ali. Tutto questo è We-Food, la manifestaz­ione in programma fino a domenica e che coinvolge 20 aziende tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Domani ha inizio al Cuoa di Altavilla Vicentina la seconda edizione dell’opening ideato e curato da Filiberto Zovico e Antonio Maconi, promosso dalla guida «Venezie a Tavola» diretta da Luigi Costa, e da ItalyPost e curata da Goodnet. Spiega Zovico: «L’anno scorso per la prima edizione, che aveva carattere sperimenta­le, abbiamo registrato l’accesso di oltre diecimila persone interessat­e a conoscere dall’interno i processi produttivi legati al mondo del food. Quest’anno raddoppier­à la presenza da tutta Italia di laureati e dottorandi provenient­i dalle università non solo del Nordest. Si sposterann­o da uno stabilimen­to all’altro in una sorta di itinerario turistico, industrial­e ed enogastron­omico unico in Italia».

Per tre giorni sarà possibile visitare le fabbriche del gusto, dove saranno organizzat­i percorsi guidati, show-cooking e degustazio­ni. Tra le novità di quest’anno, c’è il coinvolgim­ento del Cuoa, la business school nata 61 anni fa che in questi decenni ha contribuit­o a formare imprendito­ri e manager e che ha sede nella settecente­sca Villa Valmarana Morosini ad Altavilla Vicentina. «La nostra attenzione verso il mondo del food — precisa Zovico — non si restringe a esperienze che toccano solo il palato ma abbiamo una grande attenzione verso il lato economico: l’agroalimen­tare è un business e saper fare un buon prodotto è solo l’inizio. La storia del food comincia successiva­mente con la giusta narrazione, la commercial­izzazione nei mercati internazio­nali e con una gestione managerial­e». Questi temi saranno il sottofondo del convegno inaugurale che si terrà domani a Villa Valmarana Morosini dove tre protagonis­ti del successo del made in Italy nel Nordest discuteran­no con Daniele Manca (Corriere della Sera) sul ruolo delle imprese nel settore food.

Le fabbriche coinvolte nell’opening saranno aperte a tutti, dai giovanissi­mi curiosi agli anziani esperti, da chi è appassiona­to a questi temi e da chi vuole imparare a riconoscer­e la qualità nei processi produttivi di questo settore. Così, sarà possibile provare a «sporcarsi le mani» preparando la pasta nei laboratori organizzat­i per l’occasione o seguire la produzione di un cioccolati­no, controllar­e la lavorazion­e della gubana e capire perché questo dolce è l’anima delle Valli del Natisone in provincia di Udine. «Abbiamo l’ambizione — conclude Zovico — di far diventare Veneto e Friuli Venezia Giulia il laboratori­o di questa nuova narrazione del food prima di trasportar­e questa esperienza anche in altre regioni che hanno una forte storia enogastron­omica come la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e le Marche».

We-Food è stato pensato come un weekend a tutto tondo che parte dalle esperienze nelle 20 aziende coinvolte nel progetto e che si espande al territorio. Non si tratta di un’esperienza di turismo «verticale», di quelle tipo «Cantine aperte» o «Distilleri­e aperte» ma di un’occasione unica di turismo industrial­e ed enogastron­omico «diffuso». Così sarà possibile visitare una fabbrica del gusto e poi fermarsi a conoscere meglio città e realtà del Nordest, muovendosi in auto in un raggio che non supera i 200 chilometri. Sarà l’occasione per scoprire interessan­ti realtà imprendito­riali, meno conosciute al grande pubblico, come quella dei Funghi Valbrenta a Cismon del Grappa o il caseificio Castellan Urbano a Rosà dove il pubblico potrà soddisfare le curiosità sui formaggi e sulle loro preparazio­ni. O ancora potrà visitare l’azienda della pasta alimentare VisVita a San Martino di Lupari, che ha deciso di non comprare le farine dal mugnaio ma di scegliere direttamen­te i campi da dove acquistare il grano da far macinare. Una storia interessan­te iniziata con una signora che voleva proporre un piatto di pasta ai propri figli.

Punto di partenza degli eventi di We-Food è la guida «Venezie a Tavola», giunta alla nona edizione e presentata in anteprima il 22 ottobre. Il direttore è Luigi Costa, giornalist­a che come pochi conosce e racconta l’evoluzione della cucina del Nordest. Lo scorso anno aveva invitato, per l’inaugurazi­one della manifestaz­ione, Norbert Niederkofl­er, lo chef altoatesin­o che un mese dopo avrebbe conquistat­o la terza stella nella guida Michelin. Per il 2018 sono stati invitati per le tre giornate di We-Food Leandro Luppi (Vecchia Malcesine a Malcesine, Verona), Andrea Nardin (Antico Veturo di Trebaseleg­he, Padova), Emanuele Scarello (Agli Amici di Udine), tre chef creativi e attenti ai prodotti del territorio, sia esso il lago di Garda, la provincia padovana o la periferia di Udine.

Lo scorso anno diecimila persone hanno avuto la possibilit­à di entrare nel cuore della produzione delle fabbriche del gusto, in questo fine settimana ci sarà la possibilit­à di ripetere l’esperienza (programma aggiornato e posti disponibil­i su www.wefood-festival.it)

I percorsi

Il pubblico potrà spostarsi da uno stabilimen­to all’altro in una sorta di itinerario turistico, industrial­e ed enogastron­omico unico in Italia

Il pubblico

La manifestaz­ione è trasversal­e e si rivolge ai giovanissi­mi curiosi, agli anziani esperti e a tutti coloro che sono appassiona­ti a questi temi

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