Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Duemila famiglie senza elettricità e acqua
Grave la situazione in città dove il Comune organizza punti di accoglienza. La viabilità sempre in tilt Ancora pesanti conseguenze dal maltempo che oggi potrebbe ripartire. La frana del Tessina si muove
BELLUNO Aperte a macchia di leopardo le strade della provincia, ma rimangono numerosi i comuni senza luce, acqua e telefono ed è allarme frane. Non c’è tregua per il Bellunese. Oggi torna la pioggia: l’allerta è arancione per i corsi d’acqua principali, rossa per quelli secondari. La frana del Tessina, in Alpago, ha cominciato a muoversi e si sta valutando l’evacuazione di 40 persone residenti a Funes, frazione di Chies.
Intanto bisogna pensare anche a coloro che sono rimasti isolati. Ieri pomeriggio il Prefetto Francesco Esposito e il comandante provinciale dei carabinieri, Francesco Rastelli, hanno raggiunto in elicottero alcune delle zone più flagellate dal maltempo portando viveri e gasolio. Rimangono in gravi difficoltà l’Agordino, il Cadore e il Comelico. A Livinallongo del Col di Lana trasportate due squadre del Soccorso alpino di Belluno, Feltre, Alpago e Prealpi Trevigiane per fissare i teli su una decina di abitazioni delle frazioni di Cherz e Costa dove i tetti sono stati spazzati via dal vento. Oggi altri 20 soccorritori raggiungeranno Rocca Pietore e altri Comuni.
«Siamo isolati telefonicamente, senza energia elettrica e senz’acqua — si sfoga Andrea De Bernardin, sindaco di Rocca Pietore — Però come sempre si parla del Trentino e di Genova e non di noi. I danni sono incalcolabili e sto cercando in ogni modo di far giungere la mia voce».
Disastrosa anche la situazione
Paesi isolati Cibo e gasolio portati in elicottero in zone senza corrente e telefono
Aree colpite Situazioni peggiori in Agordino, Comelico e Cadore Farmacie oggi aperte
ad Auronzo con migliaia di alberi caduti nel territorio comunale e strade franate.
Ma i disagi ci sono ovunque, anche nel capoluogo dove sarebbero circa 2.000 le famiglie senza luce e acqua. «Bim Gsp si è impegnata per risolvere gli ultimi problemi legati alla fornitura idrica a Pedeserva, Sala e Cirvoi — spiega il sindaco Jacopo Massaro — e nelle ore notturne le vasche si riempiranno così da eliminare l’emergenza».
La scuola media «Ricci» resta il punto di accoglienza principale con posti-letto, docce, possibilità di ricarica del telefono cellulare e di ottenere un pasto. Per l’acqua e la corrente elettrica aperte anche la scuola media «Zanon» di Castion e la Casetta degli alpini di Salce. Istituito anche un numero telefonico (3282287358) per il pasto a domicilio e per la gestione delle persone disabili. Chiusi anche oggi via Miari e il ponte bailey. È vietato avvicinarsi ai corsi d’acqua.
«Viste le emergenze di questi giorni — conclude Massaro — non siamo riusciti a sistemare al meglio i cimiteri. Non ci sono comunque situazioni di pericolo, ci scusiamo con i nostri concittadini che spero comprenderanno la situazione».
I danni non sono solo visivi come alberi abbattuti, case scoperchiate, frane. Tantissime aziende sono rimaste ferme. L’allerta meteo di oggi ha spinto «Luxottica» a tenere chiusi tutti e quattro gli stabilimenti di Agordo, Pederobba (nel Trevigiano), Cencenighe e Sedico. Primi riscontri di danni anche dal mondo artigiano. Racconta Claudia Scarzanella, presidente di Confartigianato Belluno: «La situazione è critica e la conta dei danni sta cominciando adesso. L’artigianato risulta duramente colpito nell’intera provincia nelle sue strutture operative e nelle sue produzioni da nord a sud, con magazzini e laboratori allegati. Ci sono arrivate segnalazioni soprattutto dal Feltrino e dalla Valbelluna».
Colpiti anche gli agricoltori e i pescatori. L’assessore regionale all’Agricoltura Giuseppe Pan ha avviato le procedure per una prima ricognizione dei danni subiti. Da ieri Avepa, l’agenzia della Regione per il settore, è nel Feltrino con i propri tecnici per monitorare la situazione. «Purtroppo bisognerà attendere la fine dell’emergenza che non si è ancora conclusa — dichiara Pan — Siamo in contatto con le associazioni di categoria e abbiamo attivato la rete dei tecnici forestali regionali che hanno affiancato le squadre della Protezione civile durante l’emergenza. Una delle aree più colpite è il Bellunese».
Resistono le farmacie che oggi, nelle zone dove sarà possibile, rimarranno aperte. «Finora gli approvvigionamenti dei farmaci sono stati puntuali e non si registrano problemi — spiega il presidente dei Federfarma Belluno, Roberto Grubissa — Spero che l’efficienza del servizio di logistica continui a far arrivare i farmaci. L’interruzione dell’approvvigionamento creerebbe disagi e criticità».
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