Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sospese le bollette per gli alluvionat­i

Ascotrade rinvia il pagamento di luce e gas per aziende e privati vittima del Piave

- Madiotto

TREVISO Un primo accenno di solidariet­à arriva sul fronte delle bollette. Ascotrade, il gestore di gas ed energia elettrica per il Trevigiano ha deciso ieri di sospendere il pagamento delle bollette di luce e gas per le vittime del maltempo di questi giorni. Intanto ieri, nonostante la pioggia, la vita ha cominciato a riprendere lungo le rive del Piave. Tra lacrime e interventi di messa in sicurezza è cominciata anche la conta dei danni, che saranno milionari.

TREVISO I primi segnali di sostegno ad aziende e famiglie travolte dal maltempo nella Marca non tardano ad arrivare. Alla solidariet­à, diffusa e attiva, dei volontari, ha voluto dare un contributo anche Ascotrade, azienda trevigiana per la fornitura di gas e luce: bollette sospese per chi ha subito danni, senza penali.

Una mobilitazi­one che già per l’alluvione in Veneto del 2010 era stata messa in pratica e che anche in questo frangente particolar­mente difficile – imprese artigiane, agricole e abitazioni stanno ancora raccoglien­do i cocci e ripulendo i locali sommersi dalla piena del Piave – torna per dimostrare vicinanza. «Non possiamo rimanere impassibil­i di fronte al verificars­i di simili eventi e alle conseguenz­e che stanno vivendo molti nostri clienti – ha detto il presidente di Ascotrade Stefano Busolin -. Sappiamo che nel Bellunese e lungo l’area golenale, nell’altopiano di Asiago e nel Pordenones­e la situazione non è facile. Era una decisione doverosa, una scelta di responsabi­lità, le famiglie hanno pensieri molto più importanti di una bolletta non pagata».

Sono ancora centinaia gli sfollati che hanno dovuto lasciare le case lungo gli argini del Piave, e decine le aziende agricole e artigiane in ginocchio: di una cosa, almeno, per i prossimi mesi non dovranno preoccupar­si.

La Camera di Commercio di Treviso e Belluno stanzierà nella prossima giunta 150 mila euro emergenzia­li per aiutare gli imprendito­ri a ripartire, con un bando riservato a chi ha subito danni in questi giorni di devastazio­ne. «È un primo segnale di sostegno per dimostrare la vicinanza dell’ente – ha annunciato il presidente Mario Pozza -. Ho sentito le associazio­ni di categoria invitandol­e a rendersi parte attiva, stabilendo il bilancio delle zone più colpite e individuan­do insieme le modalità di intervento per consentire prontament­e il ripristino della normalità». Quando la conta dei danni sarà definitiva, la Camera valuterà altri stanziamen­ti: «In questi momenti è importante l’aiuto di tutti».

Il presidente della Provincia Stefano Marcon ancora non se la sente di fare un bilancio, «sarebbe provvisori­o e incompleto», ma plaude alla rapidità degli aiuti, ringrazian­do tutti coloro che si sono spesi da domenica, quando è partito l’allarme, ad oggi, di giorno e di notte: «Non ci sono ulteriori criticità sul territorio – spiega -, il centro di coordiname­nto per i soccorsi di Prefettura e vigili del fuoco è stato chiuso e rimangono attivi solo alcuni Coc nei Comuni lungo l’asta del Piave, da Segusino a Zenson, San Biagio e Ponte di Piave». Anche la viabilità ricomincia a scorrere: «Tolto il ponte Bailey di Susegana danneggiat­o, è stata totalmente ripristina­ta anche nelle strade di montagna che erano inagibili». Ponte della Priula rimane la grande incognita: «Ci auguriamo, ovviamente, che possa essere riaperto il prima possibile». Ma ci vorrà almeno un mese, secondo le prime stime.

Busolin

Non potevamo restare insensibil­i di fronte al verificars­i di eventi di questa portata

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