Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tutta la provincia assetata Acqua assente o non potabile
Maltempo, ancora disagi. Nel capoluogo frazioni senza elettricità Attivi i centri di accoglienza alle «Ricci», «Zanon» e Casetta alpini
BELLUNO Acqua non potabile in tutta la provincia. L’avviso è arrivato ieri pomeriggio dalla Prefettura e ha fatto il giro delle Dolomiti. Ennesimo disagio per i bellunesi che si trovano a vivere un incubo senza fine dopo il maltempo partito lunedì scorso.
Durante l’incendio divampato mercoledì 24 ottobre nella Valle di San Lucano, a Taibon Agordino, l’unico desiderio era che piovesse. Di pioggia alla fine ne è arrivata fin troppa provocando l’esondazione di fiumi e torrenti. E ora alcuni comuni sono senz’acqua. Negli altri la situazione non è migliore perché quella che esce dai rubinetti non è potabile.
Sempre difficile la situazione nel capoluogo. È tornata più o meno dappertutto la corrente elettrica a eccezione delle frazioni di Antole, Faverga, Cet, Pittanzella e il Nevegàl. «Al momento la fornitura non viene garantita dalla linea principale, ma dai generatori che devono essere costantemente riforniti» spiega il primo cittadino Jacopo Massaro.
Senz’acqua solo la parta alta del Colle. L’Usl 1 «Dolomiti» consiglia di considerare l’acqua non potabile in tutto il territorio comunale e di utilizzarla solo dopo una bollitura di almeno cinque minuti.
La scuola media «Ricci», nei pressi della stazione ferroviaria, resta il punto di accoglienza principale con postiletto, docce, possibilità di ricarica del cellulare e di ottenere un pasto. I volontari della Protezione civile, del gruppo scout di Mussoi e dell’associazione «Casa dei beni comuni» sono rimasti erano lì anche ieri e hanno raccontato di aver visto solo un paio di persone che avevano necessità di ricaricare il cellulare.
Per l’acqua e la corrente elettrica aperte anche la scuola media «Zanon» di Castion e la Casetta degli alpini di Salce vicino al campo sportivo dalle 14 alle 18.
Massaro ha ribadito che è stato «attivato un numero di cellulare per ricevere le richieste di un pasto a domicilio e per gestire l’ospitalità di persone disabili o con problemi particolari. Siamo inoltre disponibili a ospitare persone da fuori comune: sappiamo che le condizioni delle altre realtà, soprattutto dell’Agordino e ci mettiamo a disposizione per dare una mano. Il numero da contattare è 328–2287358».
Restano chiusi via Miari e il ponte Bailey su cui, questa mattina, dovrebbe essere effettuato il test di tenuta. L’allerta-meteo è ancora vigente. La raccomandazione del sindaco è di limitare gli spostamenti e di non avvicinarsi ai corsi d’acqua principali e secondari: oltre a essere pericoloso, costituisce un reato che prevede un’ammenda e l’arresto fino a tre mesi. «Purtroppo vengono segnalate ancora persone sulle sponde del Piave e a Lambioi — denuncia Massaro — Abbiamo inviato le forze dell’ordine e la polizia locale per sgombrare l’area e
Trasporti Chiusi via Miari e il ponte Bailey che oggi verrà testato
continueranno i controlli».
Piccoli miglioramenti anche a Feltre. Ieri operative 27 unità della colonna mobile Emilia Romagna, sei sommozzatori del gruppo di Feltre, cinque del gruppo cinofili, quattro carabinieri in congedo e 25 alpini. Il cimitero è stato ripulito, soprattutto nell’area esterna e rimosse le lamiere a terra. Tuttavia mancano ancora le condizioni sufficienti di sicurezza e oggi resterà chiuso. Danni ingenti alle Poste Italiane in via Ortolani che apriranno solo il 10 novembre per consentire il pieno ripristino dei locali e delle apparecchiature danneggiati dal maltempo. A disposizione le Poste limitrofe come quella di Pedavena, in viale Vittorio Veneto 70, il cui orario di apertura sarà prolungato: lunedì-venerdì ore 8.20-19.05; sabato 8.20-12.45.
A Feltre Cimitero e Poste in via Ortolani chiusi per sicurezza