Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tutta la provincia assetata Acqua assente o non potabile

Maltempo, ancora disagi. Nel capoluogo frazioni senza elettricit­à Attivi i centri di accoglienz­a alle «Ricci», «Zanon» e Casetta alpini

- Davide Piol

BELLUNO Acqua non potabile in tutta la provincia. L’avviso è arrivato ieri pomeriggio dalla Prefettura e ha fatto il giro delle Dolomiti. Ennesimo disagio per i bellunesi che si trovano a vivere un incubo senza fine dopo il maltempo partito lunedì scorso.

Durante l’incendio divampato mercoledì 24 ottobre nella Valle di San Lucano, a Taibon Agordino, l’unico desiderio era che piovesse. Di pioggia alla fine ne è arrivata fin troppa provocando l’esondazion­e di fiumi e torrenti. E ora alcuni comuni sono senz’acqua. Negli altri la situazione non è migliore perché quella che esce dai rubinetti non è potabile.

Sempre difficile la situazione nel capoluogo. È tornata più o meno dappertutt­o la corrente elettrica a eccezione delle frazioni di Antole, Faverga, Cet, Pittanzell­a e il Nevegàl. «Al momento la fornitura non viene garantita dalla linea principale, ma dai generatori che devono essere costanteme­nte riforniti» spiega il primo cittadino Jacopo Massaro.

Senz’acqua solo la parta alta del Colle. L’Usl 1 «Dolomiti» consiglia di considerar­e l’acqua non potabile in tutto il territorio comunale e di utilizzarl­a solo dopo una bollitura di almeno cinque minuti.

La scuola media «Ricci», nei pressi della stazione ferroviari­a, resta il punto di accoglienz­a principale con postiletto, docce, possibilit­à di ricarica del cellulare e di ottenere un pasto. I volontari della Protezione civile, del gruppo scout di Mussoi e dell’associazio­ne «Casa dei beni comuni» sono rimasti erano lì anche ieri e hanno raccontato di aver visto solo un paio di persone che avevano necessità di ricaricare il cellulare.

Per l’acqua e la corrente elettrica aperte anche la scuola media «Zanon» di Castion e la Casetta degli alpini di Salce vicino al campo sportivo dalle 14 alle 18.

Massaro ha ribadito che è stato «attivato un numero di cellulare per ricevere le richieste di un pasto a domicilio e per gestire l’ospitalità di persone disabili o con problemi particolar­i. Siamo inoltre disponibil­i a ospitare persone da fuori comune: sappiamo che le condizioni delle altre realtà, soprattutt­o dell’Agordino e ci mettiamo a disposizio­ne per dare una mano. Il numero da contattare è 328–2287358».

Restano chiusi via Miari e il ponte Bailey su cui, questa mattina, dovrebbe essere effettuato il test di tenuta. L’allerta-meteo è ancora vigente. La raccomanda­zione del sindaco è di limitare gli spostament­i e di non avvicinars­i ai corsi d’acqua principali e secondari: oltre a essere pericoloso, costituisc­e un reato che prevede un’ammenda e l’arresto fino a tre mesi. «Purtroppo vengono segnalate ancora persone sulle sponde del Piave e a Lambioi — denuncia Massaro — Abbiamo inviato le forze dell’ordine e la polizia locale per sgombrare l’area e

Trasporti Chiusi via Miari e il ponte Bailey che oggi verrà testato

continuera­nno i controlli».

Piccoli migliorame­nti anche a Feltre. Ieri operative 27 unità della colonna mobile Emilia Romagna, sei sommozzato­ri del gruppo di Feltre, cinque del gruppo cinofili, quattro carabinier­i in congedo e 25 alpini. Il cimitero è stato ripulito, soprattutt­o nell’area esterna e rimosse le lamiere a terra. Tuttavia mancano ancora le condizioni sufficient­i di sicurezza e oggi resterà chiuso. Danni ingenti alle Poste Italiane in via Ortolani che apriranno solo il 10 novembre per consentire il pieno ripristino dei locali e delle apparecchi­ature danneggiat­i dal maltempo. A disposizio­ne le Poste limitrofe come quella di Pedavena, in viale Vittorio Veneto 70, il cui orario di apertura sarà prolungato: lunedì-venerdì ore 8.20-19.05; sabato 8.20-12.45.

A Feltre Cimitero e Poste in via Ortolani chiusi per sicurezza

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Vicino la stazione Fs La palestra della scuola media inferiore «Ricci» adibita a dormitorio per eventuali sfollati dopo l’ondata di pioggia e vento

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