Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Maltrattamenti e lesioni dall’ex compagno La donna presenta registrazioni, video e foto
BELLUNO «Svenivo al lavoro perché non ne potevo più, ero esausta». È l’ennesimo caso di molestie che approda in Tribunale, ma sta olta la vittima ha avuto il coraggio di registrare col telefonino quanto avveniva tra le mura domestiche, consegnando poi ai carabinieri 88 file audio e altro materiale, tra cui filmati e fotografie.
Alla sbarra un 37enne bellunese accusato di maltrattamenti, lesioni e tentata violenza sessuale nei confronti della sua ex compagna, una 27enne di Santo Domingo ma residente nel capoluogo che si è costituita parte civile.
I due si conoscono nel 2006, vanno a convivere e hanno due figli. «Ero innamorata e molto giovane — ha spiegato la donna — Non mi rendevo conto di quello che accadeva. Poi i maltrattamenti sono diventati giornalieri: schiaffi, calci, pugni e strattonamenti». Numerosi, secondo l’Accusa, anche gli insulti e le minacce.
«Spesso mi toccava le parti intime e mi palpava il seno anche se non volevo — ha raccontato la 27enne — Lui continuava, poi si stufava da solo. Una volta, in bagno, ha messo le mani dentro i miei pantaloni. Voleva un rapporto sessuale, ma sono scappata e mi ha picchiata». I soldi del suo stipendio, da quanto ha raccontato la parte offesa, li gestiva l’ormai ex compagno. Se voleva comprare dei vestiti doveva chiedere il permesso ed essere accompagnata. Nuova udienza il 21 novembre.
Assolto Josef Szabo, l’amministratore 44enne della «Dharma» accusato di bancarotta fraudolenta documentale. Secondo il Pm Roberta Gallego, che aveva chiesto una condanna a tre anni di carcere, l’uomo aveva sottratto libri e scritture contabili rendendo impossibile la ricostruzione dei movimenti finanziari dell’azienda.