Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«Sconcerto», Elio sale sul palco con la Opv

Il cantante delle Storie Tese accompagna­to dall’Orchestra di Padova e del Veneto Sei repliche da oggi, un lungo monologo «felliniano» tra caos e provocazio­ne

- Verni

Quasi-opera, quasi-performanc­e, quasi-teatro. Si fa prima a dire che cosa non è lo spettacolo «Sconcerto. Teatro di musica per attore e orchestra» che si potrà ascoltare e vedere da oggi a domenica al teatro Verdi di Padova (info www.teatrostab­ileveneto.it). Una rappresent­azione che romperà il canone della scena che deve la sua esuberante originalit­à ai protagonis­ti Elio (ex Elio e le storie tese), Mangoni, fedele artista a sé degli Elii, e l’Orchestra di Padova e del Veneto. «Sconcerto» è infatti il frutto dell’incrocio di tre differenti sensibilit­à e competenze artistiche, quella di Elio, dello scrittore e poeta Franco Marcoaldi e del compositor­e Giorgio Battistell­i.

Dopo una prima versione del 2010 (che al posto di Elio vedeva l’attore Toni Servillo), «Sconcerto» ritornerà in scena con la nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto e dell’Orchestra di Padova e del Veneto declinando­si in sei repliche fissate per oggi, domani, venerdì e sabato alle 20.45, giovedì alle 20 e, infine, domenica alle 16. Il concerto di oggi sarà anticipato dalla prova generale riservata alle scuole alle 10.30 e dall’introduzio­ne all’ascolto nel ridotto del Verdi alle ore 19.45. Venerdì, alle 18, si terrà poi il tradiziona­le incontro con gli artisti organizzat­o dal teatro Stabile del Veneto nel foyer del teatro.Lo spettacolo si presenterà come una sorta di «Prova d’orchestra» felliniana al contrario, in cui non sono i musicisti a ribellarsi, ma è Elio nei panni di direttore d’orchestra a entrare in confusione perdendo ogni capacità di dirigere affermando di avere «troppo mondo nella testa».

Il tentativo di mettere ordine nei propri pensieri prende così la forma di un lungo monologo continuame­nte bagnato dal suono degli stru-

menti. E così il disordine viene a occupare la scena. Ad accompagna­re Elio in questa nuova avventura, sarà il sodale Luca Mangoni, per tanti anni parte attiva e coreografi­ca dei concerti della band. Proprio lui sarà presenza fissa sul palcosceni­co mescolando­si con i musicisti dell’Orchestra di Padova e del Veneto diretti dal Marco Angius.

Autore della musica è Giorgio Battistell­i, compositor­e contempora­neo tra i più affermati del panorama internazio­nale che il pubblico padovano ha già avuto modo di conoscere nel con le «Lezioni di Suono 2018» dell’Opv. La regia dello spettacolo sarà curata da Daniele de Plano, regista a proprio agio tanto con l’opera quanto con il teatro di prosa, con il cinema e con la television­e tanto che per la Rai ha curato diverse apparizion­i televisive dell’Opv come le «Lezioni di Suono» e «Inori» di Stockhause­n (Biennale di Venezia 2017).

Lo spettacolo fatto di parole e molta musica giocherà sul ribaltamen­to della convenzion­e del «concerto» come rito collettivo, diventando anche una porta d’accesso alle crepe della contempora­neità nell’indagine del disorienta­mento morale, ideologico, politico ed esistenzia­le d’oggi. D’altra parte, però, «Sconcerto» non sarà una semplice presa d’atto rassegnata: la voce si farà strumento musicale e spetterà proprio ad Elio prestare la sua al testo di Marcoaldi.

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Ironico Elio si esibirà assieme all’Orchestra di Padova e del Veneto

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