Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

REDDITO SOCIALE: DUE ITALIE

- Di Francesco Clementi

Una su quaranta ce la fa. In Alto Adige solo il 2,3% delle famiglie – secondo la simulazion­e pubblicata da Il Sole-24 Ore – avrà diritto a chiedere il nuovo reddito di cittadinan­za che, secondo i piani annunciati dal governo, verrà riservato ai nuclei che non superano i 9.360 euro di indice Isee. Un’incidenza irrisoria: all’estremo opposto della classifica c’è Crotone, dove circa una famiglia su quattro (27,9 per cento del totale) risulta tra i potenziali beneficiar­i. Quello della «ricca» Bolzano, ultima in Italia secondo questo report, è un caso limite, ma fino a un certo punto: in molte aree del Nord-Est la percentual­e di chi potrà accedere al sussidio è decisament­e bassa.

Qualche esempio? A Belluno la misura interesser­à una famiglia su 30, a Trento una su 20, a Padova una su 18, a Verona una su 14 e così via. Potrebbe sembrare una «non notizia»: il reddito di cittadinan­za tanto caro ai Cinque Stelle è pensato innanzitut­to per le aree più depresse e, - come avrebbe detto Catalano in Quelli della Notte – è pur sempre meglio avere un lavoro sicuro con un buon reddito che campare sperando in un sussidio.

Con questa chiave di lettura, non stupisce che alle ultime elezioni provincial­i la lista del Movimento Cinque Stelle in Alto Adige abbia raccolto briciole (il 2,4 per cento) rispetto al 50 per cento sfiorato dal movimento di Grillo in Sicilia alle Politiche del 4 marzo. Eppure sarebbe un po’ riduttivo liquidare così la faccenda.

Anzi, il Triveneto e altre regioni «produttive» come Emilia o Lombardia rischiano di subire una doppia beffa. Non solo tutti gli sforzi (ovvero tagli in diversi settori) del governo per ricavare le coperture finanziari­e del reddito di cittadinan­za produrrann­o i benefici altrove. Ma soprattutt­o, questa misura «generalist­a» non tiene conto delle enormi differenze nel costo della vita fra una regione e l’altra. Per intendersi: se con un Isee di 9.360 euro è complicato far quadrare i conti a Crotone, a Bolzano ma anche in buona parte del Nordest è un’autentica missione impossibil­e. Basti pensare alla spesa per l’affitto, che a parità di salario (o di pensione) incide in maniera diversa nei bilanci familiari a seconda della zona geografica. Più in generale: tutte le volte che si promuove una misura «generalist­a», sarebbe sempre bene ricordare che – piaccia o no – il Paese dei campanili non è affatto una realtà omogenea. Anche i ricchi piangono, si diceva una volta. Ma di questo passo chi è povero nella terra dei ricchi rischia di piangere due volte.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy