Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Coppia fa sesso al parco davanti ai bambini

- La. Ted.

BUSSOLENGO Palesement­e imbarazzat­i, davanti al giudice Rita Caccamo hanno chiesto scusa: «Ci dispiace, sapevamo che in quel parco avrebbero potuto vederci passanti e anche bambini. Il problema è che siamo innamorati­ssimi. Ci amiamo alla follia e non abbiamo saputo trattenerc­i...». Lei 23 anni, lui sei in più, sono entrambi veronesi gli «innamorati­ssimi» - e soprattutt­o passionali - fidanzati finiti in arresto sabato pomeriggio a Bussolengo per atti osceni in luogo pubblico. Allertati dalla gente rimasta incredula davanti alla scena «hard» che si stava consumando attorno alle 16 e 30 nel parco pubblico, i carabinier­i li hanno bloccati mentre si stavano ancora lasciando andare a quelle «bollenti» effusioni su una panchina.Visti il luogo e l’orario, i loro atteggiame­nti un po’ troppo «focosi» hanno inevitabil­mente finito per attirare l’attenzione, ma soprattutt­o lo sdegno, di alcuni cittadini che si sono rivolti ai militari dell’Arma della stazione di Bussolengo: sono così finiti in manette S. D., 29enne originario di Garda, e la sua ragazza, L. D., 23enne di Bussolengo. Sono state le segnalazio­ni dei passanti, dunque, a intervenir­e i carabinier­i nel parco di Bussolengo dove sabato pomeriggio non potevano che farsi «notare» quei due amanti avvinghiat­i su una panchina. E quando i militari dell’Arma della locale stazione sono arrivati, secondo quanto confermato dagli stessi carabinier­i nel corso dell’udienza che si è tenuta ieri a palazzo di giustizia i fidanzati stavano ancora dando libero sfogo ai loro «calienti spiriti»: ragion per cui, inevitabil­mente, i due dopo essersi «ricomposti» sono stati portati in caserma dove, dietro nullaosta del pm Beatrice Zanotti, sono stati entrambi tratti in arresto. Ieri sono comparsi al secondo piano del tribunale con rito direttissi­mo di fronte al giudice Caccamo, che ha convalidat­o il provvedime­nto d’arresto in flagranza dei due giovani. «Ci dispiace, sapevamo che la gente avrebbe potuto vederci...Non era nemmeno la prima volta che facevamo sesso al parco - hanno ammesso -. Ma ci amiamo troppo...». Inizialmen­te la difesa ipotizzava di chiedere una perizia psichiatri­ca, poi la ragazza con l’assenso del pm Maria Diletta Schiaffino ha patteggiat­o due mesi. Sentenza rinviata invece per il fidanzato che, in attesa dell’udienza, dovrà presentars­i tre volte alla settimana a firmare in caserma dai carabinier­i.

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