Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Truffa agricola all’Ue: il Pm chiede stangata Soldi tolti al cliente, direttrice Poste imputata
BELLUNO Il Pm ha chiesto due anni e sei mesi di reclusione per Luca Tomasella, l’agricoltore bellunese di 52 anni accusato di truffa aggravata. Dal 2009 al 2015 avrebbe ottenuto contributi comunitari, erogati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, per lavorare terreni che i veri proprietari non gli avevano mai concesso. Il danno è di circa 80.000 euro.
«Dopo che è morto mio padre — si era difeso Tomasella — ho lasciato che le cose continuassero. Lavoravo i terreni e basta, consapevole che se i proprietari fossero stati contrari me l’avrebbero detto. Un contadino non va a rovinarsi per così poco». Sentenza il 29 novembre.
Ieri cominciato il processo, per circonvenzione d’incapace, a Raffaella Gnech, 64enne ex direttrice delle Poste ad Agordo. Dal 2013 al 2016 avrebbe sottratto circa 30.000 euro dal conto di un 80enne del luogo di cui si prendeva cura insieme alla sorella. Quando due anni fa l’anziano era morto i parenti (che risiedono a Milano) avevano scoperto che gli eredi del testamento erano i figli dell’imputata e che la stessa aveva eseguito movimenti sospetti in banca. «L’assistenza si era trasformata in un controllo dei suoi soldi. Nel conto gli erano rimasti solo 14.700 euro e la Gnech pretendeva di averne la metà» ha raccontato il nipote prima del rinvio.
Infine, condannato a un anno e quattro mesi (pena sospesa) Mario De Mori, 56enne di Mel accusato di aver detto il falso a un pubblico ufficiale, negando di aver ricevuto condanne penali.