Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Maestro e l’Allievo
Volley, il patto di amicizia tra Davide Mazzanti e Daniele Santarelli: «Vincere scambiandoci i nostri Palloni d’oro»
CONEGLIANO Insieme hanno vinto due scudetti, prima a Casalmaggiore e poi a Conegliano. Una storia di pallavolo, ma prima di tutto una bella storia d’amicizia fra due talenti della panchina: da una parte Davide Mazzanti, oggi ct della nazionale femminile vicecampione del mondo, dall’altra Daniele Santarelli, campione d’Italia con l’Imoco e fresco vincitore della Supercoppa.
Ad accomunarli nella giovane carriera la passione per il volley e un DNA da vincenti, che Conegliano non si è lasciata sfuggire: e non è un caso che entrambi negli ultimi anni abbiano vinto il titolo di miglior allenatore, conquistando il «pallone d’oro» del volley. E proprio attorno a quel pallone si è ulteriormente consolidata l’amicizia fra i due allenatori: «Esiste un patto fra me e Davide – racconta Daniele Santarelli – che risale all’anno in cui lui vinse il titolo di miglior allenatore. Con grande sorpresa ed emozione, venne da me e mi disse di tenerlo, perché voleva condividere con me quel prestigioso risultato ottenuto. Il patto era che il giorno in cui l’avessi vinto io, gliel’avrei restituito».
E come nelle più belle storie di amicizia e sport, ecco accadere l’imprevedibile: sabato scorso, in occasione della Supercoppa italiana, la Legavolley ha deciso di premiare Daniele Santarelli come miglior allenatore della scorsa stagione per lo scudetto vinto con la sua Imoco.
A consegnare il riconoscimento si è pregnato sentato il Ct della Nazionale: quel Davide Mazzanti, che da «maestro», ha potuto premiare il suo «allievo» diventato ora un grande allenatore.
«Quando sognavo questa situazione, me la immaginavo proprio così, e devo ammettere che è stato davvero bellissimo – continua Santarelli – perché Davide per me non è soltanto un collega, ma molto di più, quasi un fratello, a cui devo davvero tanto e che non finirò mai di ringraziare per tutto quello che mi ha inse- e mi ha dato l’opportunità di vivere».
La prima grande occasione della carriera di Santarelli, la guida dell’Imoco, è stato infatti un altro grande regalo di Mazzanti: dopo la vittoria dello scudetto e la chiamata della Nazionale, Mazzanti ha lasciato la sua Imoco alla persona di cui maggiormente si fidava: quel vice con cui tanto aveva condiviso e che secondo lui e la dirigenza gialloblù, era pronto per prendere finalmente in mano il timone di una grande squadra. Una scommessa vinta, un po’ come quel patto fra amici che ora dovrà essere rispettato. E dunque, ora quel pallone d’oro quando verrà riconsegnato? «Appena Davide me l’ha affidato nelle mani, sorridendo gli ho chiesto se voleva subito riprenderselo – scherza Santarelli – ma ovviamente state certi che alla prima occasione glielo porterò, come eravamo d’accordo». E per festeggiare il premio personale, Santarelli si è anche preso la Supercoppa, primo trofeo di una stagione ricca di sfide per l’Imoco: «Devo ammettere che non mi aspettavo questo riconoscimento – continua l’allenatore dell’Imoco – e ho il piacere di condividerlo con tutto il mio staff. Consideravo lo scudetto vinto il miglior riconoscimento per il lavoro che abbiamo fatto. E sottolineo abbiamo, perché abbiamo lavorato tutti molto bene e se siamo riusciti a conquistare questo risultato il merito è del gruppo e dello staff».