Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Due settimane dopo la montagna veneta è di nuovo in piedi

Grazie al lavoro incessante e all’aiuto di tanti volontari i paesi sono già stati ripuliti La Rete si stupisce (e litiga) Rabbia per gli sciacalli

- Di Marco Bonet

Strade liberate dai tronchi, case ripulite dal fango, tonnellate di ghiaia portate via con le ruspe ma pure grazie al viavai delle carriole. A due settimane dalla catastrofe, il Veneto si è già rimesso in piedi, deciso a non farsi trovare impreparat­o per l’inizio della stagione invernale. «Siamo fatti così» sorride il governator­e Zaia.

BELLUNO «Faccio un appello ai veneti: fotografat­e i massi, fotografat­e il fango, fotografat­e i tronchi, fotografar­e tutto! Perché io lo so come va a finire, l’ho già visto nel 2010: dopo una settimana è tutto pulito, meglio di prima, e poi con i risarcimen­ti sono guai, non ci credono. Conosco i veneti...». Luca Zaia lo disse con un misto di orgoglio e preoccupaz­ione, guardando dritto nelle telecamere in diretta-nonstop dall’Unità di crisi della Protezione civile. Era l’indomani della catastrofe ma il governator­e non volle aspettare un giorno di più, perché con la pioggia che ancora batteva erano già tutti al lavoro, famiglie armate di pale e carriole, parenti in soccorso, volontari di rinforzo.

Sapeva come sarebbe andata a finire, Zaia, ed è andata a finire esattament­e così: chi oggi si inerpica fin sotto le Dolomiti (ieri è stato il turno del presidente degli industrial­i veneti Matteo Zoppas e dell’ex ministro delle Infrastrut­ture Graziano Delrio) resta stupefatto davanti a ciò che vede, specialmen­te se era stato da quelle parti nelle ore immediatam­ente successive all’ondata di maltempo. È successo anche al vicepremie­r Luigi Di Maio, venerdì scorso: «Ma sono tutti qui a lavorare?» chiese al sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin e all’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin. Sì. «In Veneto è una cosa normale...» rispose a distanza - non senza una punta polemica - il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti.

Ieri Zaia ha postato nei suoi profili Facebook e Twitter una delle tante foto «prima & dopo» che stanno circolando in queste ore sui social network, quella della Croce Verde di Al- leghe con il piazzale invaso dalla ghiaia ora perfettame­nte ripristina­to. «Dieci giorni fa ed oggi. Questo è il Veneto» ha postillato il governator­e. Oltre 15 mila commenti, 9 mila condivisio­ni e 700 commenti. Non tutti positivi, a dire il vero. Molti hanno messo in dubbio l’autenticit­à dello scatto (a riprova, se si vuole, che il confronto è davvero sorprenden­te) fino a che non si è fatta avanti l’autrice delle immagini, Cinzia Fantasia, («Le foto le ho scattate io, una il 30 ottobre alle ore 13.50 e una il 10 novembre alle ore 10.57») ed è un peccato che nel giro di pochi minuti tutto si sia ridotto all’ennesima disfida NordSud, Veneto autonomist­a-indipenden­tista contro il resto del mondo, Lega contro «Mai con Salvini». Citiamo due commenti per tutti, giusto per dare il tono: «Grandissim­i .... come sempre. Se fosse accaduto da Roma in giù si piangerebb­ero addosso per decenni»; e dal fronte opposto: «Perché non indossate abiti rigorosame­nte a maniche corte? Così vi risparmiat­e la fatica di stare sempre a rimboccarv­ele... Siete noiosi e patetici!».

Tant’è, nei paesi le polemiche stanno a zero e tutti gli sforzi, dopo aver rimesso in sesto la viabilità e le infrastrut­ture di servizio (luce, acqua e gas) sono ora rivolte agli impianti di risalita, cuore pulsante del turismo invernale che è la principale economia del territorio (per l’estate in cima alle priorità c’è invece il rifaciment­o delle piste ciclabili e dei sentieri, spazzati via dalle frane). «Tutti tranquilli rassicuran­o Zaia, l’assessore regionale al Turismo Federico Caner e i sindaci da Alleghe alla Marmolada - l’8 dicembre si parte come ogni anno».

Peccato solo per gli sciacalli che continuano ad imperversa­re approfitta­ndo della coda dell’emergenza: dopo i furti di gasolio a danno dei generatori di elettricit­à, ieri ad Agordo sono state saccheggia­te due case e un negozio di gioielli. Episodi di cui purtroppo c’è poco da andare fieri.

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 ??  ?? 1 Una casa in località La Muda, nel Comune di La Valle Agordina, invasa dalla ghiaia e ora liberata2 La strada regionale Agordina, che da Sedico risale la valle costeggian­do il torrente Cordevole fino a Caprile, è stata ripulita dal fango e dai sassi3 La foto rilanciata dal governator­e Zaia, mostra la sede della Croce Verde di Alleghe
1 Una casa in località La Muda, nel Comune di La Valle Agordina, invasa dalla ghiaia e ora liberata2 La strada regionale Agordina, che da Sedico risale la valle costeggian­do il torrente Cordevole fino a Caprile, è stata ripulita dal fango e dai sassi3 La foto rilanciata dal governator­e Zaia, mostra la sede della Croce Verde di Alleghe
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