Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Ora aiuto alle imprese colpite» Zoppas, appello alle aziende venete
Maltempo, sopralluogo del leader di Confindustria regionale in Agordino
BELLUNO A Taibon Agordino la falegnameria di Manuela e Paolo Ben porta ancora i segni del pericolo scampato: il 29 ottobre scorso la furia del Cordevole ha cancellato la strada di accesso all’azienda (sostituita ora da una pista provvisoria), con annessa ciclabile. L’acqua ha lambito lo stabilimento, ma l’interruzione di energia elettrica ha fermato la produzione per sette giorni.
Da qui il presidente di Confindustria Veneto, Matteo Zoppas, ha iniziato ieri la sua visita sui luoghi del disastro, accompagnato da Luca Barbini, suo omologo della sezione bellunese degli industriali, dal sindaco di Taibon Silvia Tormen, da Gabriella Chiellino (delegata all’Ambiente di Confindustria Veneto) e Denise Archiutti (delegata Legnoarredo di Confindustria), dall’assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin e dal dirigente regionale Nicola Dell’Acqua.
«Chiedo alle imprese venete — ha dichiarato Zoppas — uno sforzo importante, per dimostrare fattivamente al territorio la solidarietà di cui siamo capaci. Abbiamo già attivato tra gli associati il Pge (Programma gestione emergenze, Ndr) che, attraverso i referenti locali, recepisce le esigenze per individuare chi può fornire soluzioni, prodotti e servizi necessari. Poi ci sarà la fase post-emergenza, per la quale serviranno misure ad hoc: deroga al Decreto Dignità in riferimento alla flessibilità sulle assunzioni per le persone impiegate negli interventi, agevolazioni fiscali e semplificazione degli adempimenti burocratici».
In visita in Agordino ieri anche il capogruppo Pd alla Camera (ed ex ministro alle Infrastrutture) Graziano Delrio. Assieme al capogruppo regionale Pd Stefano Fracasso e al deputato Roger De Menech, Delrio ha incontrato i sindaci agordini. «Una visita importante — ha sottolineato Fracasso — per mettere a punto le misure che chiederemo di inserire nella prossima Legge di bilancio».
L’eccezionale ondata d maltempo ha atterrato in Veneto 4 milioni di metri cubi di legname, una quantità sette volte più grande di quella lavorata annualmente. Legname che andrà prelevato, portato a valle e stoccato in siti adatti, prima di essere venduto. C’è quindi da ricostruire al più presto le strade. Senza fare affidamento sui fondi per i Comuni di confine, come ha ribadito ieri a Trento il presidente del Comitato paritetico, il senatore leghista bellunese Paolo Saviane. «Le risorse per la ricostruzione dovranno arrivare da Stato e Regione — ha chiarito Saviane — Lo scopo del Fondo resta quello di promuovere lo sviluppo economico e sociale di territori confinanti».
In tema di tronchi, la rassicurazione di Enel Greenpower sulla situazione del lago del Comelico, ricoperto da migliaia di alberi. «L’ingente massa di materiale non crea allarme — fa sapere la società — La funzionalità del bacino è garantita dagli scarichi profondi che non sono stati danneggiati».
E mentre domani il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli, incontrerà a Roma i sindaci montani, continuano le iniziative di solidarietà. «Fercad», azienda vicentina distributrice dei prodottti «Husqvarna», ha donato ieri 56 motoseghe del marchio svedese ai vigili del fuoco di Vicenza e Belluno.
Proseguono anche le raccolte fondi: il Comune di Gosaldo ha aperto un conto corrente per il ripristino dei danni (Iban It20O030696098110000004600 1, causale «danni maltempo ott-nov 2018, Banca Intesa Sanpaolo agenzia di Agordo), mentre Abm («Bellunesi nel mondo») comunica di aver raccolto oltre 7.o00 euro donati da emigranti. la Famiglia Bellunese di Lussemburgo e quella di Biel (Svizzera) hanno contribuito, rispettivamente, con 3.500 e 2.000 euro.
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