Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Residenti sul Nevegal, nasce gruppo «Più servizi»
BELLUNO «Nessun pentimento, ma pensavamo che l’amministrazione comunale credesse di più nel Nevegal». Federica Tognon, padovana, si è trasferita con il marito e le due figlie a Belluno nel 2014. La loro è una delle nuove famiglie che, negli ultimi anni, hanno scelto di vivere sul Nevegal, «un posto magico che i bellunesi non apprezzano quanto dovrebbero». Assieme ad una cinquantina di altre famiglie, Tognon è tra le fondatrici del «Gruppo residenti Nevegal» che confluirà in «Vivaio Dolomiti», il think tank ambientalista bellunese guidato da Gianni Pastella. La collaborazione è stata presentata ieri da una rappresentanza delle due realtà. «Vogliamo portare avanti le esigenze delle 300 persone che abitano il Nevegal — hanno spiegato i residenti — Abbiamo già una prima lista di richieste e idee per il rilancio che porteremo in Comune, a cominciare da una richiesta che pare banale, ma non lo è: l’installazione di un bancomat. Ora il più vicino è a 10 chilometri. Stiamo già lavorando in tal senso». Tra le altre richieste, la presenza di un medico fisso, un servizio di trasporto pubblico più capillare, interventi sulla sicurezza stradale e la riqualificazione territoriale, l’attivazione dell’Infopoint. «Senza risposte rapide — avverte Pastella —metteremo in campo altre azioni».