Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nuovo Treviso, Atlantis si presenta «Tornare grandi dopo le macerie»
Realini: progetto per la città. Oggi l’incontro con il sindaco sull’utilizzo del Tenni
TREVISO I primi, cauti e piccoli passi per uscire da un tunnel che sembra infinito. Sei anni d’inferno nel calcio regionale con qualche gioia e tante, troppe, cadute. Il Treviso prova, nuovamente, a voltare pagina affidandosi alla gestione Atlantis e a un progetto che finalmente sembra concreto. Almeno negli obiettivi che sono ben distanti dai voli pindarici delle ultime proprietà: una salvezza tranquilla in questa stagione in Eccellenza e basi per costruire una squadra che miri entro un biennio al ritorno in serie D.
I dubbi rimangono ovviamente attorno alla società, presentata ufficialmente ieri dal neo presidente, Stefano Realini assieme al nuovo segretario, Stefano Bazzacco: nessuna traccia di Francesco Pioppi, e di Claudio Capuzzo: «Chi vuole guardare agli scheletri nell’armadio – esordisce Realini – continui pure a cercarli, perché tutti ne hanno. Alla fine parleranno i fatti che il Treviso farà assieme a Francesco Pioppi. Il Treviso è in una categoria che non le compete da 6 anni, e grazie alla passione del dottor Pioppi, proveremo a riportarla nelle categorie che merita».
La nuova società dunque al momento è formata da Realini, presidente e rappresentate legale del club, e dai consiglieri Claudio Capuzzo, responsabile dell’area tecnica, Biljana Dasic e dall’Atlantis Sport Management di Francesco Pioppi. «È una società di scopo – conferma Realini – che vuole mettere al centro il Treviso in un progetto più ampio. Un progetto che verrà finanziato grazie all’attività del Pioppi, che opera nell’ambito biomedicale». Il progetto prevede inoltre anche il gemellaggio con la società slovena del Primorje, «Vogliamo però fare un passo alla volta, anche perché partire in corsa non è il massimo – continua Realini – è da cinque mesi che eravamo in trattativa con Visentin, abbiamo firmato il 20 settembre, il giorno prima che ci fosse la concessione dello stadio. Ora ci ritroviamo con una situazione complicata e siamo ripartiti dalle macerie: per arrivare alla fine della stagione servono 300mila euro, senza ovviamente il problema dello stadio».
E qui esce il primo vero grande problema da affrontare: oggi infatti alle 17 Realini incontrerà il sindaco di Treviso, Mario Conte, per presentare la nuova proprietà e per cercare di rilevare il contratto di concessione dello stadio Tenni con i relativi costi di manutenzione: «Incontreremo il sindaco e gli daremo tutte le garanzie che ci chiederà – dice Realini – è chiaro che ci teniamo a rilevare la concessione e portare avanti gli impegni di restyling del Tenni, con l’impegno di un’azienda che subentrerà alla Cogevi di Visentin. Purtroppo sappiamo che la precedente gestione non ha rispettato uno degli accordi della concessione che prevedeva la presentazione dei progetti e del cronoprogramma di esecuzione entro 60 giorni dalla concessione. Chiederemo una proroga, anche se è evidente che dovremo capire bene la posizione dell’Amministrazione comunale in merito».
Il primo passo per uscire dall’anonimato la nuova società in realtà l’ha già fatto: il 24 novembre, infatti, Treviso e la sua rinascita saranno protagonisti di «B come sabato», il programma di RaiDue che durante le gare della serie cadetta, dedica uno spazio alle realtà dilettantische. «E per l’occasione anticiperemo la gara interna contro l’Istrana» conferma Realini.
Oggi intanto la squadra, che si allena al Tenni in attesa di un campo d’allenamento, sfiderà il Nervesa in Coppa Italia, in attesa dei rinforzi del mercato, quanto più urgenti e necessari per puntare a salvare la stagione.
Lo scoglio La situazione finanziaria rimane complicata: per concludere la stagione servono 300mila euro