Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Benvenuti convocato dai Barbarians Sfida all’Argentina
TREVISO – La notizia del giorno è che l’ala dell’Italia e del Benetton Rugby Tommaso Benvenuti (27 anni, 54 caps) è stato convocato dai Barbarians di Rassie Erasmus per la partita dell’1 dicembre a Twickenham contro l’Argentina: «Poter indossare la maglia bianconera dei Barbarians- ammette Benvenuti - è uno degli onori più grandi a cui, anche oggi in epoca di professionismo, un rugbista può ambire. Significa vedersi riconoscere non solo qualità sportive ma morali e di sportmanship che rispecchiano il tipo di giocatore e di persona che ho sempre cercato di essere. Sono elettrizzato all’idea di far parte di questo gruppo straordinario, ma prima voglio concentrarmi e dare il meglio per l’Italia domani contro la Nuova Zelanda». Una notizia bellissima per il rugby biancoverde, impegnato domani alle 14.30 nel delicatissimo appuntamento sudafricano contro i Cheetahs. Fra tante defezioni a causa delle numerose convocazioni fatte dal ct azzurro Conor O’Shea, c’è però anche un gradito ritorno, quello di Ian McKinley: «Il viaggio della squadra è durato quasi 30 ore – spiega il mediano di apertura biancoverde - e i primi giorni di lavoro sono andati via lisci. Siamo soddisfatti e pronti per la partita, fra l’altro siamo stati al Safari che è stata un’esperienza bellissima». Il primo appuntamento in carnet della trasferta sudafricana sarà quello di domani alle 14.30 al Toyota Stadium di Bloemfontein contro i Toyota Cheetahs, poi toccherà all’appuntamento fissato al Mandela Stadium contro i Southern Kings del primo dicembre: «Il fatto di rimanere due settimane assieme – spiega ancora McKinley è stata una bellissima esperienza per il gruppo. Cementa l’amicizia e i legami fra di noi. Siamo in altura ed è difficile abituarsi al nuovo clima. Non gioco da oltre un mese, l’ultima volta è stato contro i Kings. Nelle ultime partite i risultati sono stati negativi. I Cheetahs hanno giocatori di qualità soprattutto nel trequarti e hanno ali velocissime. Dobbiamo essere disciplinati ed essere consapevoli che affrontiamo un pezzo di storia di Treviso come Franco Smith che ci conosce bene e che siede sulla panchina dei Cheetahs».