Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Lago di Alleghe, danni dal maltempo «Trenta milioni di euro per ripulirlo»
Rilancio del turismo: oggi la convention dei sindaci e operatori agordini
BELLUNO Passato quasi un mese dall’ ondata di maltempo che il 29 ottobre scorso sconvolse le valli bellunesi. Un mese segnato all’inizio da paura e scoramento, subito soppiantati da una gran voglia di ricominciare. Così, mentre si lavora per ripristinare a tempo di record le infrastrutture primarie, i territori più colpiti possono pensare al futuro.
È il caso dei comuni dell’Alto Agordino. I loro sindaci oggi dalle 17.30 si ritroveranno nel Centro congressi del Palaghiaccio di Alleghe per riannodare il filo della promozione turistica, momentaneamente spezzato dalla tempesta, in un incontro pubblico.
Parteciperanno gli amministratori di Rocca Pietore, Alleghe, Cencenighe, Colle Santa Lucia, Livinallongo del Col di Lana, San Tomaso Agordino e Taibon Agordino, i sette Comuni promotori del progetto «Dolomites Maadness–Hosted by Nature», finanziato dal Fondo per i Comuni confinanti e di cui è capofila il Comune di Rocca Pietore.
«Un incontro aperto a tutti, in primis agli operatori turistici — spiega il “padrone di casa”, il sindaco di Alleghe Siro De Biasio — Una sorta di “chiamata alle armi” per il nostro territorio, così duramente provato, ma capace di dimostrare voglia di ricominciare».
Certo non tutto è risolto, anzi. «Solo per ripulire il lago di Alleghe credo serviranno 30 milioni di euro — spiega De Biasio — ma la stagione invernale è alle porte, i danni sulle piste da sci sono stati risolti e gli addetti ai lavori sono pronti. Guardiamo avanti con ottimismo e speriamo che quest’anno in molti scelgano la nostra Provincia per le vacanze invernali».
Piano piano il Bellunese sta tornando alla normalità. Il gestore idrico «Bim Gsp» informa che l’acqua è tornata potabile: ad Arsiè, tutto il comune tranne Incino, Corlo, Rocca, Fastro, Col Perer; Canale d’Agordo tranne Gares, Fregona, Carfon, Gaer, Feder, Pisoliva, Colmean, La Mora; Domegge tranne Vallesella; Feltre; Fonzaso tranne Zona industriale e Giaroni; Lamon tranne Oltra, Zavena, Maschi, San Donato, Costa, Arina, Campigotti, Geronemoni, Limana, Lentiai tranne Boschi e Cesa; Vallada Agordina tranne Andrich, Cogul, Piaz, Sachet; Sedico tranne Pian dei Castaldi, Somaval, Cumui, Barp, Bolago, Libano; Seren del Grappa; Sospirolo ad esclusione di Le Rosse, Susin Alto, San Gottardo; Trichiana tranne Nate, Pranolz, Faldine, Pramaor, Melere.
Ancora sotto osservazione le frane del Tessina, in Alpago e della «Busa del Cristo» a Perarolo di Cadore: prolungata fino a oggi alle 14 l’allerta rossa. Prosegue anche la conta dei danni. Ammontano a 2 milioni e 278 mila quelli finora conteggiati dal Comune di Ponte nelle Alpi, dei quali quasi un milione per le infrastrutture.
Ponte nelle Alpi I guai lasciati dell’uragano stimati, per ora, in quasi tre milioni di euro