Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Capuzzo al lavoro per i nuovi acquisti «Priorità mercato»

- M.V.

TREVISO Il momento della svolta. O almeno una grande occasione per cambiare le sorti di una stagione iniziata nel peggiore dei modi. L’apertura della sessione invernale del mercato sarà il primo vero banco di prova per il Treviso di Pioppi, Realini e Capuzzo. La sconfitta per 2-1 contro l’Istrana ha lasciato i biancocele­sti al terzultimo posto in classifica, ma soprattutt­o confermato la necessità di immediati rinforzi: «Vista la classifica ed esaminata la rosa dei giocatori, dovrò intervenir­e in maniera radicale su tutti i reparti. Adesso non c’è più tempo di piangersi addosso, con questi giocatori il Treviso non ha nessuna possibilit­à di salvezza – dice il direttore dell’area tecnica, Claudio Capuzzo - La squadra costruita quest’estate per vincere il campionato ha clamorosam­ente fallito. Quando succedono queste cose l’unica soluzione per venirne fuori è portare giocatori liberi di mente dei vecchi problemi societari». In realtà non è che ci sia la corsa per arrivare in via Ugo Foscolo, anche se il blasone del club e la possibilit­à di iniziare a costruire le basi della squadra con cui affrontare le prossime stagioni, potrebbe permettere a Capuzzo di portare a Treviso qualche nome importante: «Le difficoltà a convincere i giocatori sono molteplici: la categoria, le interviste che qualcuno ad arte fa per sminuire la nostra entrata a Treviso. Tutto questo non agevola le trattative. Comunque ci saranno degli inseriment­i mirati». La vera sorpresa del futuro del Treviso potrebbe essere lo stadio: i biancocele­sti infatti potrebbero decidere di rinviare i lavori di restyling dell’impianto di via Ugo Foscolo: “Il Tenni è la casa del Treviso Calcio ma è inequivoca­bile lo stato in cui si trova – sottolinea Capuzzo - So che gli avvocati stanno lavorando per la convenzion­e dello stadio anche se il budget previsto per la ristruttur­azione è ridicolo visti i lavori struttural­i che l’impianto richiede. Uno sforzo economico cosi grande per una categoria come l’Eccellenza non ha senso. Io credo che la società debba investire nella rosa della prima squadra per tornare nelle categorie consone a questa città ed al potenziame­nto di un vivaio e settore giovanile come vent’anni fa. Poi se ci saranno soldi e sponsor si potrà pensare allo stadio».

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