Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il Veneto si interroga sul Decreto Sicurezza
Dall’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, al braccialetto elettronico per gli stalker e al Daspo urbano: le nuove norme che fanno discutere
VENEZIA Dal giro di vita sui permessi per i profughi, all’utilizzo della pistola elettrica da parte degli agenti della polizia municipale, fino all’estensione del Daspo urbano. Sono alcuni delle nuove norme del Decreto Sicurezza, che avrà forti ripercussioni anche in Veneto.
VENEZIA Ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato per la promulgazione del Decreto Sicurezza. Il provvedimento è ora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Si tratta di un insieme di norme che toccano vari aspetti del contrasto al degrado e alla criminalità, ma anche dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Temi che fanno discutere, anche in Veneto.
Tra i punti principali, c’è l’abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da «permessi speciali temporanei» per motivi che vanno dalle condizioni di salute di particolare gravità alle calamità nel paese d’origine, ma resta la tutela per le vittime di tratta, di violenza domestica e di sfruttamento. Al sistema Sprar potranno accedere solo i titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati. Si amplia infine la platea di reati che comportano la revoca o la negazione della protezione internazionale: dal furto fino alla violenza a pubblico ufficiale. Prevista anche la revoca della cittadinanza ai condannati per reati di terrorismo.
Il decreto estende il controllo attraverso braccialetto elettronico agli imputati per maltrattamenti in famiglia e stalking. Inoltre prevede la sperimentazione della pistola elettrica (il teaser) alla polizia municipale dei capoluoghi.
Si potrà infliggere il Daspo per le manifestazioni sportive anche agli indiziati di terrorismo, mentre l’applicazione del Daspo urbano riguarderà anche chi delinque nei presidi sanitari e in aree destinate a mercati, fiere e spettacoli. Prevista una stretta sulle occupazioni abusive, con sanzioni più severe per i responsabili e la possibilità, per le forze dell’ordine, di utilizzare le intercettazioni durante le indagini nei loro confronti.
Il decreto introduce il reato di ‘«esercizio molesto dell’accattonaggio» e sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi. Più poteri ai sindaci, che decideranno sui negozi etnici con la possibilità di disporre, fino a 30 giorni, limitazioni agli orari di vendita. Infine, le società sportive dovranno versare più soldi per garantire la sicurezza negli stadi.
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