Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Va in ospizio, i ladri le occupano la casa
La polizia ha incastrato due romeni che usavano l’abitazione come base per altri furti
TREVISO Era stata ricoverata in un ospizio per problemi di salute e per questo aveva lasciato la sua casa. Quello che non poteva sapere una pensionata di 80 anni è che pochi giorni dopo il ricovero due ladri avrebbero preso possesso dell’appartamento per trasformarlo nella loro base operativa. Grazie alla segnalazione di un vicino però la polizia è riuscita a incastrare due romeni che stavano usando la casa per stivare la refurtiva di altri colpi fatti nella zona.
CONEGLIANO A causa di problemi di salute, lascia la sua casa per essere ricoverata in una struttura e due ladri la occupano. Vittima una pensionata 80enne coneglianese, da pochi giorni ricoverata in una casa di riposo.
È bastato che i due vedessero la sua casa, una villetta a due piani disabitata da poco tempo, per decidere di introdursi e di trasformarla nella propria base operativa, nella quale si stavano probabilmente organizzando per mettere a segno furti in abitazione nella stessa zona. Ma il loro piano è stato sventato dal personale della squadra volanti del commissariato di Conegliano allertato da una segnalazione al 113 nella notte tra domenica e lunedì. A chiamare è stato un vicino dell’anziana che, sapendola ricoverata per problemi di salute, si è insospettito notando movimenti sospetti intorno all’abitazione da parte di due sconosciuti. Gli agenti coordinati dal dirigente Massimo Olivotto, sono subito andati a controllare e sono entrati nella casa, scoprendo i due uomini che hanno subito tentato la fuga.
I due sono stati bloccati dopo un breve inseguimento. I due, C.H. 42 anni e P.V. 34 anni, entrambi di nazionalità romena, si erano sistemati nell’abitazione qualche giorno prima. La polizia, perquisendo le varie stanze della casa hanno rinvenuto vari attrezzi da scasso come giraviti, pinze e piedi di porco in pratica il kit del topo d’appartamento, segno che si stavano preparando a compiere qualche razzia in zona. Inoltre hanno rinvenuto varie medaglie di tornei di pallavolo e altri eventi sportivi, risalenti alla metà degli anni ’70 e svoltisi nella zona tra Prata di Pordenne e Fiume Veneto, nel Pordenonese, oltre a una collanina in argento con un pendolo raffigurante San Antonio da Padova e un telefono cellulare che sono risultati non essere della proprietaria, e quindi ritenuti probabile provento di furto.
Tutto il materiale trovato è stato posto sotto sequestro e sono in corso accertamenti da parte dell’ufficio investigativo del commissariato, con l’obiettivo di rintracciare i proprietari. Per i due romeni, portati negli uffici di via Maggior Piovesana per essere identificati, è invece scattata una denuncia a piede libero per violazione di domicilio e ricettazione. «Siamo da sempre impegnati nel controllo delle abitazioni che vengono temporaneamente lasciate dai proprietari per problemi di salute o altre necessità – spiega il dirigente del commissariato Massimo Olivotto –, proprio per evitare che possano verificarsi casi come questo. Gli agenti sono sensibilizzati su questo fenomeno, per questo cerchiamo di monitorare le abitazioni chiuse e ai primi sospetti, che possono essere le luci accese di notte o un via vai anomalo, interveniamo».