Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Muore in un canalone: è stato un incidente
La procura di Belluno ha già archiviato la morte dell’assessore Salatin
CORDIGNANO Non ci sarà inchiesta sull’incidente di caccia che, domenica mattina in Alpago, è costato la vita a Remo Salatin, il 55enne imprenditore vitivinicolo e assessore ai Lavori pubblici di Cordignano.
Per la procura di Belluno, si è trattato di una tragica fatalità. Per questo nelle prossime ore sarà rilasciato il nullaosta per i funerali, che si svolgeranno nella chiesa parrocchiale del paese dove la salma arriverà qualche ora prima della cerimonia.
Salatin ha perso la vita nella zona di Venal di Montanes, sotto il Col Mat a 1100 metri d’altezza, durante una battuta di caccia. A tradirlo potrebbe essere stata l’erba ghiacciata che l’avrebbe fatto scivolare e precipitare per oltre 80 metri in un canalone. Non quindi un’imprudenza, da parte dell’assessore che era un cacciatore esperto, selezionato per la «caccia grossa».
A dare l’allarme domenica pomeriggio sono stati gli amici usciti a caccia con lui. Vano l’intervento degli uomini del Soccorso Alpino. Il corpo senza vita di Salatin, inerme tra le rocce, è stato individuato con l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Per il 55enne non c’è stato nulla da fare. Lascia la moglie Carmen e le figlie Silvia e Anna.
Salatin era titolare dell’omonima azienda di famiglia a Villa di Villa. Impegnato in politica dal 1993 prima come amministratore nel suo comune, con Forza Italia e il Popolo delle Libertà, nel 2006 era stato vicesindaco. Ha ricoperto anche il ruolo di consigliere provinciale, tra il 2010 e il 2011.
Era assessore ai lavori pubblici nella giunta guidata da Alessandro Biz: «La morte di Remo è un duro colpo per tutti noi – commenta commosso il sindaco -. Ci lascia una persona unica, dalle qualità umane rare. Remo considerava la politica come una missione e un servizio a favore degli altri. E sappiamo che non è scontato. Ci stiamo rendendo conto di quanto affetto ci sia nei suoi confronti, con le grandi manifestazioni di stima, sincere e spontanee, che stanno arrivando in municipio da quando la notizia della sua morte si è diffusa».
Il sindaco La morte di Remo è un duro colpo per tutti noi, ci lascia una persona unica dalle qualità umane rare