Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Stress da maltempo, indagine al via Attenzione in classe sui più piccoli

L’intesa tra Provincia e Ufficio scolastico: se c’è disagio l’intervento di psicologi

- Moreno Gioli

BELLUNO Stress post- alluvione, parte nelle scuole della provincia l’indagine sui bambini. Oltre ai danni materiali, l’eccezional­e ondata di maltempo di fine ottobre ha cambiato radicalmen­te la geografia e il paesaggio di numerosi luoghi del Bellunese. Una situazione di forte stress, soprattutt­o per i bambini, per i quali l’ambiente fisico è parte importante della realtà quotidiana. E se alcune reazioni sono fisiologic­he e destinate col tempo a normalizza­rsi, in alcuni casi effetti quali paura del buio, attaccamen­to eccessivo ai genitori, irritabili­tà, diminuzion­e degli interessi per le attività abituali possono perdurare.

Per capire meglio quali sono i bisogni dei bambini bellunesi, Palazzo Piloni e l’Ufficio scolastico provincial­e hanno attivato una rilevazion­e nelle scuole, coinvolgen­do i dirigenti degli Istituti comprensiv­i. «Per le scuole che segnaleran­no il permanere di disagi nei bambini — spiega il consiglier­e provincial­e con delega al Sociale, Francesca De Biasi — verranno promossi interventi idonei a migliorare il ritorno alla normalità dei ragazzi e delle loro famiglie, attraverso l’attivazion­e dell’associazio­ne “Psicologi per i Popoli-Veneto”, primo collaborat­ore in Provincia della Protezione Civile».

Intanto resta caldo il clima intorno alla decisione della giunta Zaia di non prevedere nella bozza di bilancio regionale 2019 nessuno stanziamen­to per la ricostruzi­one degli oltre 110 comuni veneti colpiti dall’alluvione, compresi tanti municipi bellunesi. «Non bastano i giri in elicottero, bisogna agire concretame­nte», l’accusa del Pd regionale, che presenterà in Consiglio un emendament­o per impegnare la giunta a stanziare 70 milioni di euro, finanziati con un mutuo e con l’introduzio­ne dell’addizional­e Irpef regionale sui redditi medio-alti.

«Per il maltempo del 2010 la Regione stanziò 40 milioni per le spese immediate — commenta il portavoce del Pd provincial­e, Ernesto Reolon e circa 20 per l’alluvione del 2015. Oggi invece nulla. Ma ci sono imprese che sono intervenut­e in urgenza per riparare i danni e ora devono essere pagate da Comuni che non possono fare debiti fuori bilancio».

Ha risposto nei giorni scorsi il vicepresid­ente regionale e assessore al bilancio, Gianluca Forcolin: «Sarebbe autolesion­ista tassare ulteriorme­nte i veneti. Andrebbe a finire che a Roma, visto che siamo stati così bravi a rimetterci in piedi da soli, i soldi non ce li darebbero più. Invece è necessario completare la conta dei danni, per poter accedere al Fondo di solidariet­à europeo. Inoltre ci sono i soldi già stanziati, o in via di stanziamen­to, dal governo».

E mentre «Bim–Gsp», il gestore della rete idrica, informa che l’acqua è tornata potabile in tutta Belluno, l’amministra­zione cittadina ha approvato i lavori di ripristino di corsi d’acqua e tratti viari danneggiat­i dalla «bomba d’acqua» che lo scorso luglio colpì il capoluogo: otto interventi, concentrat­i nella zona dell’Oltrardo, del costo di 29 mila euro, diviso tra Comune e Unione montana «Belluno-Ponte».

Attacco del Pd Regione nel mirino: niente fondi per ricostruir­e La replica: «Così li mette Roma»

Acqua potabile Annuncio Bim-Gsp: adesso è ok in tutto il capoluogo

 ??  ?? Paesaggio stravolto I gravi danni dell’alluvione e del vento hanno minato le certezze dei bambini
Paesaggio stravolto I gravi danni dell’alluvione e del vento hanno minato le certezze dei bambini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy