Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rinasce il sipario de «la Sena» dipinto da Orsi nel 1843 «Lo useremo ancora nel teatro»

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FELTRE «Nuovi scenari». Si chiama così il progetto di recupero degli antichi materiali di scena del Teatro de la Sena, ora nelle soffitte di Palazzo Pretorio. A cominciare dal prezioso sipario, dipinto da Tranquillo Orsi (lo stesso decoratore del sipario della «Fenice» di Venezia) nel 1843. La tela, 10 metri per 7, rappresent­a una scena mitologica, la contrappos­izione tra gli dei Apollo e Pan, secondo la tradizione neoclassic­a dell’epoca. Era nelle soffitte del palazzo comunale da oltre 30 anni, dopo essere stata esposta al pubblico per l’ultima volta nel 1984. Un progetto dal costo di 98 mila euro, dei quali 48 mila per il solo restauro del sipario e già stanziati dall’amministra­zione comunale. Per i restanti 50 mila euro è già stata inoltrata richiesta di contributo alla Regione. «Il progetto è molto ambizioso — ha sottolinea­to l’assessore comunale alla Cultura, Alessandro Del Bianco — di valenza artistica e culturale quanto meno regionale. Non solo puntiamo al recupero del sipario, col suo successivo suo riutilizzo “in loco”, e dei materiali di scena dello storico teatro, ma intendiamo creare anche una mostra permanente delle quinte e dei macchinari utilizzati a “la Sena”, dagli esordi di Carlo Goldoni ai decenni a seguire». Il recupero del sipario sarà condotto da un’equipe guidata dalla restauratr­ice Rossella Bernasconi che ha già operato nel restauro del sipario del teatro di Como. (M.G.)

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