Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Abita a Quinto il capo della mafia nigeriana sgominata a Torino

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TREVISO Nell’organizzaz­ione criminale aveva un ruolo di vertice, era il «World Fly Commandat», che teneva i contatti con i membri in Nigeria e in Europa. E lo faceva stando a Treviso, dove da anni lavora come magazzinie­re. Maculay Prince Bright Ovwata, noto come Dottor Prince, sarebbe uno dei capi della potente mafia nigeriana «Eiye», che divide la sua attività tra prostituzi­one, immigrazio­ne clandestin­a ed estorsioni, anche a danno dei propri affiliati che dovevano pagare per entrare nel sodalizio. L’uomo è stato arrestato ieri pomeriggio dagli agenti della squadra mobile, su mandato della procura di Torino. Ovwata è infatti uno dei 15 nigeriani destinatar­i di misure cautelari da parte della procura di Torino, saliti agli onori delle cronache anche per le scintille scoppiate tra il procurator­e Armando Spataro e il ministro dell’Interno Matteo Salvini, criticato per avere diffuso con un tweet la notizia mentre l’operazione era ancora in corso. Dottor Prince è accusato di associazio­ne a delinquere di stampo mafioso e di aver passato agli associati informazio­ni essenziali, come la convocazio­ne delle riunioni, oltre che di aver gestito i contatti con i membri all’estero. E’ accusato anche di lesioni aggravate in concorso ed esercizio abusivo della profession­e medica perché nella sua comunità era considerat­o un «santone con poteri di cura». A Treviso era già noto perché nel 2016, nella sua casa di Quinto, era stato scoperto un ambulatori­o clandestin­o dove effettuava aborti a giovani prostitute connaziona­li. (m.cit.)

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