Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ruba decine di batterie dei tralicci telefonici incastrato dai carabinieri
ISTRANA Batterie industriali, del peso di qualche chilogrammo, destinate ad alimentare strumentazioni elettroniche di grande entità. Come i ripetitori delle compagnie telefoniche. Sembrano essere questi dispositivi, la nuova frontiera per vere e proprie bande specializzate in questo tipo di razzie. Che sarebbero approdate anche nella Marca. A una di queste, secondo i carabinieri, potrebbe appartenere infatti il 53enne campano arrestato mercoledì pomeriggio a Istrana, mentre caricava sul suo furgone l’ultima di decine di batterie razziate dalle stazioni radiobase di due gestori telefonici: Vodafone e Wind 3. A dare l’allarme, è stato un operatore di una delle compagnie, che ha notato un furgoncino vicino a uno dei ripetitori, si è avvicinato e ha visto un uomo che armeggiava intorno al vano batterie. Ha subito chiamato il 112 e in pochi minuti sul posto, una zona in aperta campagna, è arrivata una pattuglia. I militari hanno sorpreso l’uomo, un 53enne residente nell’hinterland di Napoli, mentre disattivava le batterie e le caricava sul furgoncino. Dentro il mezzo erano stati stipati ben 80 dispositivi, prelevati da due ripetitori, quelli installati a Istrana da Vodafone e Wind 3. Per l’uomo è scattato l’arresto in flagranza di reato, per furto continuato e dopo una notte in camera di sicurezza ieri mattina, è stato processato con rito direttissimo in tribunale a Treviso. Il 53enne ha patteggiato una pena di un anno di reclusione, con sospensione condizionale, ed è stato rimesso in libertà. Ma l’indagine sui furti di batterie non è finita. Secondo i carabinieri, infatti, l’uomo potrebbe far parte di una banda di trasfertisti. Che si spostano sul territorio nazionale per commettere furti di questi materiali per poi tornare da dove sono venuti. Le batterie industriali, proprio come gasolio e rame, hanno infatti un elevato valore commerciale e si possono piazzare con facilità sul mercato nero.