Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Sciatore sotto valanga Un bellunese imputato
BELLUNO Un bellunese tra gli imputati del processo che cerca di far luce sulla morte dell’imprenditore Paride Cariboni, 34enne della famiglia di costruttori edili di Colico (Lecco). A deciderlo il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Sondrio che ha rinviato a giudizio due persone per la valanga che il 13 febbraio 2016 uccise Cariboni sulla pista «Canalone» di Madesimo (Sondrio).
Si tratta di Marco Garbin, 59enne bellunese all’epoca della tragedia direttore tecnico della ski-area Valchiavenna e Gualtiero Colzada, 52enne di Novate Mezzola (Sondrio), soccorritore della stessa area sciabile.
L’accusa è di omicidio colposo in concorso con la stessa vittima. Il turista di Lecco, pur sciando fuori pista in compagnia di due amici rimasti illesi, non utilizzò l’apparecchiatura di sicurezza Artva necessaria a garantire un immediato intervento da parte dei soccorritori.
Secondo gli accertamenti medici morì per asfissia perché rimase troppo tempo sotto la neve.
A parere del magistrato che indagò, all’origine del drammatico incidente ci sarebbero stati anche diversi errori umani, tra cui quello di aver sottovalutato lo stato della neve e il non aver ascoltato l’allarme del bollettino nivometeo emesso dall’Arpa regionale della Lombardia che indicava la possibilità elevata di distacco di valanghe in quella zona, pari al terzo grado in una scala da 1 a 5. Il processo in aprile a Sondrio.