Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La campionessa di «pole»: «Passione nata a 16 anni»
Ludovica Nicolis, 30 anni, acrobata numero due al mondo: «Dalla ginnastica ritmica sono passata alla scuola di circo e poi ho scoperto questo sport. Ora lo insegno anche»
tutta una riflessione sulla psicanalisi, è lo spunto per riflettere sull’incapacità di ascoltare veramente chi abbiamo vicino. La maggior parte della azioni si svolgono per sopraffazione o sudditanza, non c’è più spazio per l’ascolto. Voglio fare riflettere sul simbolismo che la figura di un fantasma fa scattare: magari è solo il desiderio di esseri visti». La pièce crea anche più piani di lettura, con ritmo incalzante. E molte sorprese. «Se lo spettatore vedesse un fantasma che è solo suo? - anticipa Marinelli - . Se si rendesse conto che ciò a cui assiste non è condiviso e percepito nella stessa maniera da chi gli è seduto accanto?».
Un dubbio e un mistero che anticipa la particolarità dell’adattamento teatrale, tutto giocato su di una sorprendente ambiguità.
In scena Romina Mondello, Fabio Sartor, Cristina Chinaglia, Giulia Pellicciari. Multivisioni di Francesco Lopergolo.
Lo spettacolo debutta al Goldoningiovedì 13 dicembre (ore 20.30), in replica poi venerdì alla stessa ora, sabato (ore 19), domenica (ore 16). di una veronese la medaglia d’argento mondiale di Pole Sport: si chiama Ludovica Nicolis, classe 1988, e ha scalato il podio a Fort Lauderdale.
Perché proprio sport?
«Per caso. Sette anni fa avevo visto dei video su YouTube e mi ero incuriosita, ma ho dovuto aspettare perché all’epoca non c’erano ancora scuole. Appena ho potuto, mi sono lanciata».
Sportiva lo è sempre
«Da piccola ho studiato ginnastica ritmica e a 16 anni mi sono iscritta all’accademia circense. Al circo avevo già provato la chinese pole, che prevede sempre l’utilizzo della pertica».
Quando ha iniziato a gareggiare?
«Nel 2012 ho fatto le mie prime gare amatoriali, per passare alla categoria competitiva l’anno dopo. Sono arrivata quarta all’Italian Pole Sport Championship 2013, per poi passare agli europei e al mio primo mondiale nel 2015».
Nel frattempo ha aperto una scuola
«Insegno da 6 anni. Ho iniziato a dare lezioni nella scuola in cui mi sono formata, per questo stata... poi aprire il mio spazio, la “Pole Dance Virtude Verona”, a novembre 2014 insieme a due amiche. Una è tutt’ora la mia socia, Dalila Mion. All’epoca avevo 26 anni, pochi soldi da parte e tanta paura, ma è andata bene».
Come ha conosciuto Jessica Bassan, compagna di double?
«Jessica è di Padova. Mi ha cercata lei, perché la sua partner aveva deciso di non gareggiare più. Sebbene avessi sempre partecipato alla categoria individual, ho deciso di provare. Ci siamo allenate per mesi molto intensamente e quando abbiamo fatto una gara di prova, la Pole Art Ucraina 2017, inaspettatamente siamo arrivate seconde».
Che differenza c’è tra pole art e pole sport?
«La pole art è molto più teatrale, non ci sono figure da eseguire per forza: serve solo avere un tema e una storia da raccontare».
Prossimo obiettivo?
«Sto valutando la partecipazione ai Word Sport Game, in Spagna a luglio 2019, giochi preolimpici. Sarebbe un passo importante». SILEA BELLUNO MOGLIANO VENETO MONTEBELLUNA ODERZO PAESE PIEVE DI SOLIGO VITTORIO VENETO