Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Malore alla guida: muore L’amica con lui afferra il volante e riesce a salvarsi

- S. Ma. M. Cit.

il day surgery. La riorganizz­azione del servizio è dovuta alla necessità di snellire una lista d’attesa di 700 persone che devono sottoporsi a interventi senza richiesta di ricovero: i pazienti di tutta la provincia dal prossimo anno faranno riferiment­o agli specialist­i dell’ex Usl 7; Benazzi aveva indicato questa strategia territoria­le come uno degli elementi chiave per la Marca. Il direttore generale ha anticipato che gli ospedali di comunità, strutture intermedie previste dal piano regionale ma ancora non avviate in provincia, saranno presto operativi con complessiv­amente 85 posti letto, che andranno a sostenere la richiesta dei cittadini in aggiunta alla dotazione dei sei ospedali provincial­i. MONTEBELLU­NA Un malore fulminante lo ha stroncato mentre guidava l’auto per rincasare. È morto così, nella tarda serata di mercoledì, Michele Scandiuzzi 47enne di Montebellu­na. Con lui c’era un’amica, che ha rischiato di finire fuori strada con l’auto senza controllo. Ma è stata proprio la donna, 44 anni, con grande sangue freddo, ad afferrare il volante e fermare la vettura.

I due stavano viaggiando lungo la Postumia quando, all’altezza di Istrana, si è consumata la tragedia. Scandiuzzi era al volante, stava chiacchier­ando con l’amica e nulla lasciava presagire quello che sarebbe accaduto in pochi secondi. Di colpo, ha raccontato la donna, Michele si è accasciato sul volante, privo di coscienza. Con grande sangue freddo la 44enne ha afferrato il volante, ha portato l’auto verso il bordo della carreggiat­a e ha spento il motore. Subito ha chiesto aiuto al Suem 118, arrivato in pochi minuti sul posto con l’ambulanza e l’automedica. In via Postumia sono giunti anche i carabinier­i di Istrana. Per il 47enne, però, non c’è stato nulla da fare: inutile qualsiasi tentativo di rianimazio­ne. A stroncarlo è stato un malore fulminante, probabilme­nte un infarto.

La notizia della tragica scomparsa ha suscitato grande cordoglio non solo a Montebellu­na, dove Scandiuzzi viveva, ma anche a Mogliano, dove il 47enne lavorava come operatore socio sanitario nel centro di salute mentale dell’ex Gris.

Aveva 47 anni Michele Scandiuzzi viveva a Montebellu­na ed era operatore sanitario a Mogliano

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