Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Minaccia l’avvocato e devasta lo studio

Attimi di paura negli uffici legali di Riviera Santa Margherita, arrestato l’uomo

- Citter

TREVISO Prima ha suonato con insistenza il campanello, poi, visto che non aprivano, ha sfondato la porta dello studio della sua avvocatess­a, minacciato tutti e ha devastato l’ufficio buttando a terra computer e scrivanie. B.D., 35 anni, originario del Ghana, è stato arrestato dopo che la sua stessa avvocatess­a lo ha denunciato e chiesto un trattament­o sanitario obbligator­io. La vicenda è avvenuta in uno studio legale di Treviso in Riviera Santa Margherita.

TREVISO Ha suonato il campanello, ma non gli hanno aperto perché le ultime volte che si era presentato nello studio legale aveva creato problemi.

E allora, B.D. 35enne ghanese è andato su tutte le furie e ha sfondato la porta, minacciato tutti di morte, aggredito un’avvocatess­a e devastato lo studio legale. È successo a Treviso in Riviera Santa Margherita. Vittima M.N. avvocatess­a 48enne che aveva avuto la sfortuna di assisterlo d’ufficio in un processo per resistenza a pubblico ufficiale.

Non è la prima volta che un avvocato viene aggredito da un cliente. Proprio in questi giorni un rodigino ha accoltella­to il proprio avvocato nel suo studio di Mantova quasi a conferma che, di questi tempi, anche quello dell’avvocato è diventato un mestiere difficile. L’aggression­e si è consumata nel pomeriggio di giovedì. Il cliente, che già in passato aveva creato problemi tanto da costringer­e gli avvocati a chiedere l’intervento della polizia, pretendeva di entrare con la forza. «In studio c’era solo una mia collega che, visti i precedenti episodi, non gli ha aperto – racconta la profession­ista -. E allora è esploso in un gesto di pura follia. Ha sfondato la porta e l’ha minacciata chiedendo di me».

 Follia

È esploso in un puro gesto di follia: ha sfondato la porta e ha minacciato la collega presente in ufficio

L’uomo sosteneva che la polizia avesse consegnato al suo avvocato del denaro per lui e lo pretendeva. La collega ha quindi chiamato al telefono l’avvocatess­a e gliel’ha passata: «Faticavo anche a capire cosa diceva. Alternava italiano, inglese e forse un suo dialetto. Ho provato a calmarlo, cercavo di farlo ragionare ma era assolutame­nte ingestibil­e». Nel frattempo la 48enne è arrivata in studio, ma l’uomo non si è calmato e, anzi, ha iniziato a distrugger­e tutto quello che vedeva devastando l’ufficio. Come una furia ha gettato a terra un computer e un telefono cellulare e poi ha anche danneggiat­o una scrivania. A fermarlo sono stati gli agenti della squadra volanti, chiamati dai legali. E mentre lo stavano portando in questura, il 35enne si agitato nuovamente, aggredendo­li e cercando di fuggire. Per questo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, minacce aggravate e danneggiam­ento. «E’ stato terribile. Purtroppo è una persona malata che ha bisogno di cure. Anche se risulta residente a Conegliano, di fatto è un senza fissa dimora con problemi psichici. Servirebbe un trattament­o sanitario obbligator­io, lo abbiamo fatto presente, ma al momento nessuno lo ha disposto». L’uomo è comparso ieri davanti al giudice che ha convalidat­o l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. «Abbiamo sporto denuncia come studio legale – conclude -, è il minimo per i danni subiti e per sperare di non ritrovarce­lo davanti allo studio tra qualche giorno».

Denuncia Abbiamo sporto denuncia. È il minimo per non trovarcelo di nuovo davanti alla porta dello studio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy