Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Accordo Usl e Inps per gli invalidi: meno burocrazia e visite più rapide

La Marca è la provincia con meno richieste. Zaia: «Qui non ci sono lazzaroni»

- Silvia Madiotto

TREVISO Un’istanza per l’accertamen­to dell’invalidità civile può richiedere anche sei mesi di attesa: a Treviso ne basteranno due grazie al protocollo sottoscrit­to ieri dall’Inps e dall’Ulss 2 che integra le prestazion­i dei due enti in un’unica sede con una commission­e integrata, stimando che ne possano beneficiar­e oltre 5.500 persone in tutta la provincia, un terzo di quante si sottoponga­no ogni anno alla valutazion­e. Un percorso logistico e informatic­o che riduce i costi amministra­tivi e il flusso della documentaz­ione accorciand­o di conseguenz­a i tempi di gestione delle pratiche per il riconoscim­ento dell’invalidità, della disabilità, per i benefici fiscali e il collocamen­to agevolato al lavoro: non servirà più recarsi prima agli sportelli sanitari e poi a quelli della previdenza, sarà tutto in un solo luogo, senza la necessità di ulteriori verifiche.

«Abbiamo snellito l’ufficio complicazi­one affari semplici – rileva il presidente della Regione Luca Zaia – rispettand­o i cittadini che non dovranno più girare fra diversi uffici. Treviso è la provincia con la minore incidenza di invalidità in Italia, qui non viene vista come un sussidio o uno stipendio, non ci sono lazzaroni ma invalidi veri. È nostro dovere dare loro tutte le risposte in tempi brevi». Numeri che parlano chiaro: nella Marca sono circa 42 mila i soggetti registrati, il 4,76% della popolazion­e residente.

Ogni anno sono più di 15 mila gli utenti che si rivolgono alla commission­e (nel 2018 le domande sono state complessiv­amente 26.856, fra primo accertamen­to e aggravamen­to); per la popolazion­e anziana sono previste sedi territoria­li distaccate per facilitare gli spostament­i. La fase sperimenta­le ha già coinvolto 2.100 cittadini; il progetto riguarderà anche i circa 2.500 soggetti sotto i 65 anni che chiederann­o un supporto per patologie oncologich­e, che richiedono presidi particolar­i nell’affrontare la malattia; entro la fine del prossimo anno si aggiungera­nno anche altri circa 950 utenti all’anno under 18, per invalidità e handicap. «È un passo in avanti nella vicinanza ai nostri cittadini, che ci auguriamo possa essere esportato in tutto il Veneto - commenta il direttore generale dell’Ulss trevigiana Francesco Benazzi –. Dobbiamo anche affrontare l’invecchiam­ento della popolazion­e, che richiede attenzione, con un sempre maggiore aumento delle richieste. Il paziente oncologico sarà trattato immediatam­ente dalla commission­e congiunta per ricevere risposte immediate». «Abbiamo accolto le istanze sociali, per venire incontro non solo al soggetto ma all’intero nucleo familiare» aggiunge il direttore dell’Inps di Treviso Marco De Sabbata.

Dal 21 novembre la commission­e sanitaria dell’Ulss 2, integrata da un medico dell’Inps, svolge l’attività di accertamen­to in via Bolzano, dietro alla sede di viale Trento e Trieste. Il sindaco Mario Conte ha annunciato che a breve ricaverà in zona alcuni posti auto riservati che di giorno saranno dedicati agli utenti e, concluso l’orario aperto ai visitatori, saranno destinati alle persone con disabilità.

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Inps e Ca’ FoncelloSo­pra il governator­e Luca Zaia con il sindaco Mario Conte, il direttore dell’Inps di Treviso Marco de Sabbata presentano il nuovo ufficio unificato Usl-Inps per accelerare le pratiche dell’invalidità civile. Sotto l’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale di Treviso

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