Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Accordo Usl e Inps per gli invalidi: meno burocrazia e visite più rapide
La Marca è la provincia con meno richieste. Zaia: «Qui non ci sono lazzaroni»
TREVISO Un’istanza per l’accertamento dell’invalidità civile può richiedere anche sei mesi di attesa: a Treviso ne basteranno due grazie al protocollo sottoscritto ieri dall’Inps e dall’Ulss 2 che integra le prestazioni dei due enti in un’unica sede con una commissione integrata, stimando che ne possano beneficiare oltre 5.500 persone in tutta la provincia, un terzo di quante si sottopongano ogni anno alla valutazione. Un percorso logistico e informatico che riduce i costi amministrativi e il flusso della documentazione accorciando di conseguenza i tempi di gestione delle pratiche per il riconoscimento dell’invalidità, della disabilità, per i benefici fiscali e il collocamento agevolato al lavoro: non servirà più recarsi prima agli sportelli sanitari e poi a quelli della previdenza, sarà tutto in un solo luogo, senza la necessità di ulteriori verifiche.
«Abbiamo snellito l’ufficio complicazione affari semplici – rileva il presidente della Regione Luca Zaia – rispettando i cittadini che non dovranno più girare fra diversi uffici. Treviso è la provincia con la minore incidenza di invalidità in Italia, qui non viene vista come un sussidio o uno stipendio, non ci sono lazzaroni ma invalidi veri. È nostro dovere dare loro tutte le risposte in tempi brevi». Numeri che parlano chiaro: nella Marca sono circa 42 mila i soggetti registrati, il 4,76% della popolazione residente.
Ogni anno sono più di 15 mila gli utenti che si rivolgono alla commissione (nel 2018 le domande sono state complessivamente 26.856, fra primo accertamento e aggravamento); per la popolazione anziana sono previste sedi territoriali distaccate per facilitare gli spostamenti. La fase sperimentale ha già coinvolto 2.100 cittadini; il progetto riguarderà anche i circa 2.500 soggetti sotto i 65 anni che chiederanno un supporto per patologie oncologiche, che richiedono presidi particolari nell’affrontare la malattia; entro la fine del prossimo anno si aggiungeranno anche altri circa 950 utenti all’anno under 18, per invalidità e handicap. «È un passo in avanti nella vicinanza ai nostri cittadini, che ci auguriamo possa essere esportato in tutto il Veneto - commenta il direttore generale dell’Ulss trevigiana Francesco Benazzi –. Dobbiamo anche affrontare l’invecchiamento della popolazione, che richiede attenzione, con un sempre maggiore aumento delle richieste. Il paziente oncologico sarà trattato immediatamente dalla commissione congiunta per ricevere risposte immediate». «Abbiamo accolto le istanze sociali, per venire incontro non solo al soggetto ma all’intero nucleo familiare» aggiunge il direttore dell’Inps di Treviso Marco De Sabbata.
Dal 21 novembre la commissione sanitaria dell’Ulss 2, integrata da un medico dell’Inps, svolge l’attività di accertamento in via Bolzano, dietro alla sede di viale Trento e Trieste. Il sindaco Mario Conte ha annunciato che a breve ricaverà in zona alcuni posti auto riservati che di giorno saranno dedicati agli utenti e, concluso l’orario aperto ai visitatori, saranno destinati alle persone con disabilità.